L’ospedale di Frattamaggiore non può perdere la Cardiologia
11 Gennaio 2019“Si tratta di vincoli imposti dal Ministero della Salute” – dice Antonio Postiglione – “Ci batteremo per rispettare le esigenze del territorio e per riconsiderare le scelte sulla Cardiologia del San Giovanni di Dio”.
La chiusura del reparto di Cardiologia presso l’ospedale di Frattamaggiore prevista nel nuovo Piano Ospedaliero regionale per il momento non avrà luogo. Questa scelta organizzativa non è stata voluta dalla Regione Campania, ma è frutto di revisioni effettuate nel dialogo con il Ministero della Salute negli ultimi mesi dello scorso anno. Il Piano Ospedaliero della Campania, infatti, in quanto Regione Commissariata, deve essere discusso e concordato coi tecnici ministeriali per poter essere approvato. Perché ciò possa avvenire il piano ospedaliero deve rispettare i parametri teorici previsti dal Ministero della Salute.
Dichiara Antonio Postiglione, Direttore Generale per la Tutela della salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario della Regione Campania: “Abbiamo dovuto adottare con grande rapidità il Piano Ospedaliero, sottoponendolo al Ministero della Salute per poter avere l’approvazione dei fabbisogni del personale necessario a garantire l’entrata in servizio, già dai prossimi mesi, di nuovo personale medico, tecnico, infermieristico ed amministrativo negli ospedali e sul territorio. Per fare questo abbiamo dovuto redigere un Piano Ospedaliero coerente coi parametri teorici indicati dal Ministero della Salute. Ora dobbiamo batterci su tutti i tavoli tecnici per evidenziare la necessità di ottenere il riconoscimento dei bisogni reali, delle peculiarità territoriali e delle professionalità presenti.”
L’importanza della presenza di una Cardiologia a Frattamaggiore è evidente in ragione della buona operatività del reparto e del peculiare territorio in cui si colloca l’ospedale San Giovanni di Dio. L’area con la maggiore densità di popolazione d’Italia con cinque Comuni tra i primi dieci più densamente abitati (Frattaminore, Melito, Casavatore, Arzano, Cardito) e un picco di oltre 18.000 abitanti per Kmq.
Dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord: “Abbiamo sempre creduto nel ruolo fondamentale dell’ospedale di Frattamaggiore quale presidio di emergenza di primo riferimento per una gran parte della popolazione del territorio del territorio. A riprova di ciò nelle prossime settimane – dopo un’attesa di oltre vent’anni – apriremo il servizio di Terapia Intensiva dell’ospedale di Frattamaggiore. Si tratta di un tassello essenziale che permetterà all’intera struttura di fare un salto in avanti per numero e complessità dei casi che potranno essere trattati. In quest’ottica la cancellazione del reparto di Cardiologia-UTIC del San Giovanni di Dio è da considerarsi un’assurda incongruenza, per questo saremo al fianco della Regione Campania nel portare la battaglia del riconoscimento della Cardiologia di Frattamaggiore sui tavoli ministeriali.”