Lotta all’autismo, dall’Europa i fondi per una nuova terapia.
11 Ottobre 2018All’orizzonte c’è un nuovo approccio diagnostico e terapeutico per identificare i potenziali target e sviluppare trattamenti personalizzati L’Università di Salerno tra i partner del progetto.
Dalla Commissione europea arrivano più di 14 milioni di euro per Gemma (Genome, Environment, Microbiome and Metabolome in Autism), il progetto sviluppato dalla fondazione Ebris con l’obiettivo di prevenire e stabilire terapie mirate per l’autismo. Nei prossimi cinque anni, ricercatori raccoglieranno dati ambientali, feci, sangue e tessuti per poi analizzare le interazioni tra il microbiota (insieme di microrganismi del tratto gastrointestinale) e il sistema immunitario intestinale. Così potranno essere sviluppati probiotici per la terapia o probiotici ad attività preventiva, in particolare per i bambini a rischio genetico. Insomma, all’orizzonte c’è un nuovo approccio diagnostico e terapeutico per identificare i potenziali target e sviluppare trattamenti personalizzati per i disturbi dello spettro autistico.
Oggi, infatti, le diagnosi di disturbo dello spettro autistico (Asd) sono legate esclusivamente a valutazioni comportamentali. La fondazione Ebris, invece, punta a ricavare dei biomarcatori in grado di permettere analisi oggettive partendo dai fattori di rischio dovuti a familiarità, che sono dieci volte superiori per i bambini che hanno fratello o sorella affetti da Asd rispetto agli altri. «Le analisi consentiranno di intervenire in modo mirato, attraverso l’individuazione del target, la diagnosi tempestiva e la terapia – spiega Giovanni Scala, chimico originario della penisola sorrentina e rappresentante del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’università di Salerno che figura tra i partner del progetto – In questa prima fase saranno seguiti, sin dalla nascita, 600 bambini con fattori di rischio per Asd. Una volta raccolti i dati, si procederà all’integrazione con studi preclinici per far emergere la relazione tra il microbiota umano e lo sviluppo delle Asd»
Dalla Campania, dunque, arriva un contributo importante al progetto. Tra i partner d’eccellenza europei e statunitensi che sono coinvolti nell’attività di ricerca, c’è anche Theoreo, lo spin-off del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Salerno, rappresentato proprio da Giovanni Scala. «I disturbi dello spettro autistico colpiscono un bambino su 59 nel mondo – aggiunge il chimico – Siamo davanti a una vera pandemia che preoccupa le famiglie e i sistemi sanitari nazionali. Secondo uno studio della London School of Economics, questi disturbi comportano costi sociali più alti di quelli legati alla somma di quelli del cancro e ai disturbi cardiovascolari insieme. Theoreo ha aderito al progetto di ricerca della Fondazione Ebris proprio per ricercare una soluzione diagnostica in grado di individuare i fattori di rischi e personalizzare la terapia in modo precoce».