Luca Degli Esposti, sono caduto tante volte ma ho sempre avuto la forza di rialzarmi
6 Agosto 2021Da oggi sarà obbligatorio il – famoso per alcuni, famigerato per altri – Green pass anti-Covid, utile per l’accesso ad alcuni servizi: servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; concorsi pubblici.
Pronto anche il piano scuola predisposto dal ministro Bianchi che organizzerà la didattica per il prossimo settembre. Intanto la Conferenza unificata Stato-Regioni ha dato il via libera all’intesa per la ripartizione di ulteriori risorse – previste dal decreto Sostegni bis – destinate al trasporto pubblico locale e regionale a seguito dell’emergenza Covid. Per quanto riguarda il personale scolastico l’andamento delle vaccinazioni aveva fatto sperare che si potesse evitare di introdurre l’obbligo per i docenti, ma c’è da considerare anche la differenza di diffusione dei vaccini tra le varie regioni d’Italia, in alcune infatti, la copertura degli insegnanti è ancora bassa e quindi resta in piedi l’ipotesi di introdurlo. Il commissario straordinario, generale Figliuolo, ha chiesto alle regioni di fornire dati certi sul numero dei docenti vaccinati entro il 20 agosto. Un altro aspetto su cui ha lavorato il Governo è la riduzione del costo dei tamponi. La Certificazione dovrà attestare di aver fatto almeno una dose di vaccino, oppure di essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti oppure di essere guariti da Covid-19 nei sei mesi precedenti. La Certificazione verde non è richiesta ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base d’idonea certificazione medica. Queste le novità che dovrebbero salvaguardarci dal contagio.
Intanto continuiamo il nostro viaggio nel mondo dello Sport agonistico, parlando di pandemia, sport e salute con un pallavolista di lungo corso, Luca Degli Esposti, Nato a Spoleto il 6 agosto del 1986.
1996/2002 Sett Giovanile Spoleto; 2002/2003 Junior League Spoleto; 2003/2004 Monini Marconi B1; 2004/2005 CLT Henkel Terni B1; 2005/2006 Monini Spoleto A2; 2006/2007 Monini Spoleto A2; 2007/ Dic. 07 Molfetta B1; Dic. 07/2008 Pallavolo Pizzo B2; 2008/2009 Savio Messina B2; 2009 /2010 Diavoli Rossi Nicosia B2; 2010/2011 Volley Letojanni C; 2011/2012 Volley Letojanni C; 2012/2013 Italchimici Foligno C; 2013/2014 Pallavolo Messina B1; 2014/2015 Pallavolo Messina C; 2015/2016 Pallavolo Messina C; 2016/2017 Team Volley Messina C; 2017/2018 Volley Letojanni B; 2018/2019 Morgan Barcellona B; 2019/2020 Morgan Barcellona B; 2020/2021 Pall. Jolly Cinquefrondi B.
Come ha vissuto e vive, come ha affrontato ed affronta la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?
Sono una persona che non si fa abbattere dalle avversità, affronto tutte le situazioni cercando il lato positivo, traendo delle opportunità di crescita e insegnamento anche dalle situazioni negative. Ho cercato di trarre vantaggio dal primo lockdown riprendendo gli studi, trasformare una situazione di disagio in un’opportunità, a breve conseguirò la laurea in Scienze Motorie e Sportive indirizzo Biosanitario. Questo ultimo anno e mezzo non è stato facile, vivo in Sicilia, precisamente a Messina da 14 anni, la mia famiglia vive in Umbria a Spoleto. Sono stato lontano dai miei cari per più di un anno, sia per le misure restrittive, sia per la paura data dall’incertezza iniziale riguardo ai contagi o alla trasmissibilità del virus. Il periodo più brutto è stato sicuramente quando nella mia famiglia hanno dovuto combattere il Covid, la sensazione di impotenza nel non poter dare un aiuto in prima persona fisicamente è stato devastante. Tutto si è risolto per il meglio fortunatamente, ma il mio pensiero non può non andare a tutte quelle persone che hanno combattuto e non sono riuscite a vincere questa battaglia.
Il 25 Giugno 2021 però, è una data da incorniciare, dopo slittamenti vari e spostamenti dovuti ai vari lockdown e zone rosse, ho sposato Dalila, la ragazza che 13 anni fa presi per mano, e iniziammo a camminare insieme in questo percorso che è la vita, fino a diventare marito e moglie.
Quanti danni hanno causato allo sport in generale ed al Volley in particolare la pandemia, le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?
Nello sport di alto livello sicuramente c’è stato un forte danno a livello economico, ma è vero anche che queste società hanno una struttura e dei budget che hanno permesso loro di affrontare la situazione. Il problema maggiore lo hanno avuto quelle società che vivono di piccoli sponsor, di settore giovanile o di piccoli imprenditori che per passione arrivano quasi ad indebitarsi per portare avanti un campionato. Molte società hanno rischiato di sparire, e alcune purtroppo non si sono iscritte ai vari campionati. Sono certo che si poteva fare di più a livello Federale per la gestione della Sicurezza nei campionati di Serie B. Quest’anno ho disputato il Campionato di Serie B Girone L1 con la Pallavolo Jolly Cinquefrondi, e solo grazie all’organizzazione e all’impegno di tutte le componenti della società, che hanno messo lo staff tecnico e i giocatori nelle condizioni migliori per quanto riguarda la sicurezza e gli spostamenti, andando anche oltre le misure richieste dalla Federazione, siamo riusciti a portare a termine il campionato senza nessuno stop interno dovuto dalla Pandemia.
Essendo un tecnico Fipav, (I grado 2° livello giovanile) e avendo allenato gruppi giovanili, il danno maggiore credo lo abbiano avuto i ragazzi che sono stati costretti a non poter frequentare le loro attività sportive preferite.
Quanto valore attribuisce al binomio sport-salute, ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento e il mantenimento del benessere psico-fisico?
L’attività fisica ha un valore estremamente importante sia per la crescita dei ragazzi, sia per la loro formazione. Quando si dice che lo Sport è una palestra di Vita, non è una frase fatta ma la pura Verità.
Basti pensare a tutto quello che lo sport o l’attività fisica può dare a livello educativo, sociale e di benessere fisico. Un ragazzo che si approccia in palestra o ad un qualsiasi sport, imparerà dei valori come: la dignità, l’umanità, rettitudine, responsabilità, laboriosità, onestà, coraggio, fermezza, giustizia e potrei continuare. Lo Sport ci insegna a vincere ma anche ad accettare le sconfitte. Bisogna intendere lo Sport come spazio di libertà e di uguaglianza delle persone. Educare alla cultura dello sport significa far sì che lo sport sia cultura. Sento spesso dire che questa generazione di giovani non è la stessa di quelle precedenti, che preferiscono la “Playstation” o giochi da divano, invece della partitella in cortile. Non sono d’accordo, il problema non sta nei giovani, ma nelle opportunità che noi adulti mettiamo loro davanti. Dobbiamo essere noi educatori, allenatori o insegnanti, a dare degli stimoli, ad attrarre i ragazzi in palestra.
Cosa le hanno dato in termini di crescita personale, sociale e professionistico lo Sport in generale ed il Volley in particolare?
La Pallavolo per me non è più solo un gioco o una pausa dal mondo, magari è anche questo sì, diciamo che è la vita che ho scelto di vivere. Quando nel ’96 all’età di 10 anni sono entrato in palestra per la prima volta, non avrei mai immaginato che mi sarei innamorato così di questo Sport. Ho conosciuto compagni di squadra, con i quali poi sono nati veri legami di amicizia, ho avuto l’opportunità e l’onore di lavorare con giocatori e allenatori di altissimo livello. Mi sono tolto delle soddisfazioni incredibili, ad esempio esordire in serie A2 con la squadra della mia città natale: nel 2006 con la Monini Spoleto. Ho vissuto anche momenti difficili dati da infortuni, cadere per poi rialzarsi, è una lotta continua interiore. Ho viaggiato tanto grazie alla pallavolo, girando i palazzetti di tutta Italia, ma il viaggio più bello è stato quello interiore, spesso con emozioni che non avrei voluto conoscere, convivendo con paure, insicurezze, vittorie e sconfitte proprie di ogni essere umano. La Pallavolo mi ha dato tanto e mi ha tolto altrettanto, se da una parte tutte queste esperienze formative ed emozioni mi hanno arricchito come persona, dall’altra hanno tolto del tempo alla mia famiglia, specialmente a mio padre che non c’è più. Tempo che nessuno ti restituisce.
Quindi il mio grazie speciale lo devo soprattutto a lui, a mia madre, a mio fratello e a tutta la mia famiglia, che mi hanno sempre sostenuto in qualsiasi scelta, facendomi diventare l’uomo che sono. Sono sempre stato convinto che persone migliori fanno giocatori migliori, e che più motivi hai per giocare, meglio giochi. Il mio esempio e la mia motivazione mi guardano dall’alto, e sono sicuro di renderlo orgoglioso del mio percorso.