Luce artificiale e inquinamento atmosferico fattori di rischio per le malattie cerebrovascolari
8 Aprile 2024Una nuova ricerca sui determinanti delle malattie cerebrovascolari ha segnalato due fattori ambientali potenzialmente insidiosi: l’esposizione alla luce notturna esterna (LAN) e l’inquinamento atmosferico. Lo studio prospettico di coorte pubblicato da Jianbing Wang, dell’Ospedale Pediatrico della Zhejiang University a Hangzhou (Cina), e colleghi sulla rivista Stroke, ha valutato un ampio campione di 28.302 partecipanti.
Attraverso l’utilizzo di modelli di regressione e l’analisi di dati satellitari per la valutazione dell’esposizione alla luce notturna esterna e all’inquinamento atmosferico, lo studio ha rivelato che entrambi i fattori sono associati positivamente con il rischio di sviluppare malattie cerebrovascolari (CeVD). In particolare, l’aumento dell’esposizione alla luce notturna esterna e a specifici inquinanti atmosferici, come il particolato fine (PM2,5) e il biossido di azoto (NO2), è associato a un incremento del rischio. Queste associazioni sono state osservate anche dopo aver tenuto conto di una serie di potenziali fattori confondenti.
Questa ricerca rappresenta uno dei primi tentativi di esaminare congiuntamente l’impatto della LAN e dell’inquinamento atmosferico sul rischio cerebrovascolare in un contesto di coorte prospettico.
“I livelli di esposizione alla luce notturna esterna e all’inquinamento atmosferico sono positivamente associati con il rischio di malattie cerebrovascolari. Inoltre, gli effetti dannosi della luce notturna esterna e dell’inquinamento atmosferico potrebbero essere mutuamente indipendenti” spiega Wang, invitando a una maggiore attenzione verso questi fattori ambientali. I ricercatori sottolineano che occorrono ulteriori studi per approfondire la comprensione dei meccanismi sottostanti.
