Luci ed ombre nell’elisoccorso caprese
31 Dicembre 2019Rischia di trasformarsi in un giallo, sempre più intricato, la vicenda inerente il soccorso sanitario aereo dell’isola azzurra … con qualche puntata di troppo.
Non ci sono dubbi che si siano mosse le acque, anche in terraferma, con l’istituzione di un “Tavolo di confronto permanente sui bisogni di salute dell’isola di Capri” e dopo i registrati e numerosi incidenti di percorso. Resta da considerare però (a nostro giudizio) che la strada indicata è ancora una volta quella sbagliata, fosse solo per la mancanza di attori principali. Il travagliato iter per trasportare con volo notturno di eliambulanza una sfortunata signora, poi deceduta, prima al Cardarelli e di qui in ambulanza al Loreto Mare, è (decesso ed incongruenze a parte) un fatto estremamente positivo, anche se la solita grossa “falla” ha rischiato di far affondare la corazzata salvavita. Dal tavolo messo su con solerzia ed operatività dal direttore generale dell’Asl Na 1, Ciro Verdoliva, sul problema dei mancati atterraggi notturni sulla piazzola di Damecuta dell’elisoccorso regionale e riunitosi ieri, 30 dicembre, sull’isola di Capri, con la presenza dei sindaci di Capri ed Anacapri (Damecuta, a ridosso della Grotta Azzurra ricade nel comune di Anacapri), del Delegato alla sanità del comune di Capri e di un maggiore dell’Aereonautica militare, erano assenti però i rappresentanti dell’Enac!.
Sì, proprio l’Ente che, in una ricognizione aerea e terrestre diurna e notturna, nel novembre 2017, espresse parere negativo all’operatività notturna (sembra che manchi anche quella diurna come previsto dal regolamento Enac infrastrutture Hms che prevede per l’utilizzo di siti militari una “autorizzazione tecnico operativa triennale sia per impieghi diurni che notturni), della piazzola di Damecuta, vietandone di fatto l’operatività per mancanza di “idonea illuminazione”.
Ebbene, essendo la piazzola di Damecuta tra quelle “contrattualizzate” nel bando regionale del 2000, (il nuovo dorme da mesi nei cassetti degli uffici Soresa), nessuno elicottero può atterrare in notturna, né tantomeno il pilota può decidere di farlo a meno di specifiche deroga concessa dall’Enac all’operatore, nelle more dell’adeguamento della piazzola! Il pilota può, invece, su indicazione della centrale operativa effettuare, a suo insindacabile giudizio, atterraggi in notturna presso i siti – luogo di evento – non contrattualizzati, quali calamità naturali o incidenti vari, (così detti interventi primari).