Mai più malati senza medicine
2 Luglio 2019Il dirigente del Servizio farmaceutico regionale, Ugo Trama: “Il deprecabile fenomeno riveste carattere nazionale, ma anche noi dobbiamo spingere perché venga contrastato efficacemente”.
Rieccoci. Dopo la scomparsa del farmaco utilizzato per la terapia del Parkinson con relativo allarme poi rientrato, è stata la volta dell’interferone che a stretto giro è scomparso dalle farmacie per ben due volte. Si tratta dei casi più eclatanti, ma non sono i soli, che fanno capolino dalle colonne di qualche giornale che decide di denunciare il caso. Abbiamo già scritto, e lo ribadiamo, che dietro tutto ciò c’è soprattutto il dramma di migliaia di persone, affette da patologie severe che, improvvisamente, al problema derivante dalla gestione della malattia sono costrette ad aggiungere (come pena accessoria) quello legato al reperimento dei medicinali.
Un problema che ha implicazioni evidentemente etiche. C’è sicuramente del marcio in “farmacia”, segnatamente nella catena della grande distribuzione, e dietro il deprecabile fenomeno della scomparsa dei farmaci si celano speculazioni di natura economica a danno dei malati. Sull’argomento è intervenuto con decisione lo stesso ministro della salute, Giulia Grillo che, proprio oggi, ha convocato tutti gli attori del processo (esponenti di Federfarma, Aifa, Agenas, Farmindustria, Assogenerici, distributori-grossisti, regioni). Per “creare finalmente una strategia strutturale in grado di superare un problema non più tollerabile”.
Sulla gravissima problematica abbiamo anche sentito il dirigente responsabile del Servizio farmaceutico della Regione Campania, dottor Ugo Trama: “Il problema riveste carattere nazionale, ma come regione Campania partecipiamo anche ad un tavolo con Aifa per affrontare la questione della carenza strutturale dei farmaci sul territorio. Chiaramente proprio perché non si tratta di un problema di natura strettamente regionale, esso va affrontato in ambiti più ampi con l’obiettivo di assicurare sul territorio la presenza dei farmaci”.
“Ad esempio – completa Ugo Trama – evitando l’esportazione verso i Paesi esteri (così com’è accaduto nel caso del Sinemet, dove Aifa è intervenuta bloccando le esportazioni) per dare un segnale forte in merito al fatto che i farmaci devono prima soddisfare il fabbisogno nazionale e poi, se mai, essere esportati all’estero”.
Per finire una buona notizia per i malati di fegato in trattamento con interferone. Da oggi dovrebbe essere disponile (il condizionale è d’obbligo in questi casi) in tutte le farmacie della Campania.