Mal d’ufficio
17 Marzo 2019Niente a che vedere con “un’innata” avversione per il luogo di lavoro, il riferimento è a quei disturbi, più o meno gravi, legati al lavoro prolungato alla scrivania.
Una persona su quattro, in Italia, si assenta dal lavoro per almeno tre giorni all’anno per colpa del mal di schiena. Nel vecchio continente, la percentuale di chi non timbra il cartellino (e non si tratta dei furbetti) perché bloccato da una lombalgia o da un dolore cervicale è di un lavoratore su quattro. Sedentarietà, otto ore davanti a un computer, spesso seduti in modo inadeguato. Sono queste le cause più comuni dei disturbi più comuni alla colonna. In effetti molte patologie della colonna vertebrale dipendono da un’errata postura.
Al di là della necessaria correzione delle posizioni assunte, Posturologia ed Osteopatia intervengono efficacemente per contrastare abitudini inveterate. L’artrosi cervicale nelle persone che lavorano sedute, discopatie ed ernie discali per chi, invece, è soggetto alla movimentazione di carichi in posizione ortostatica scorretta, rappresentano le patologie più ricorrenti fra color che lavorano. In questi casi la Posturologia agisce inducendo modificazioni negli atteggiamenti della colonna, mentre l’approccio della terapia osteopatica consiste in manipolazioni dolce.
La medicina naturale non può prescindere da un approccio sistemico integrato del paziente, in quanto l’uomo si configura come un’unità indissolubile di corpo-emozione-energia. Per questo motivo risulta indispensabile porre l’attenzione a ciò che una cattiva postura può rappresentare a livello di scelta psico-emozionale. Un collo ipomobile, afflitto da contratture degli sternocleidomastoidei può significare sul piano psico-emozionale rabbia repressa, il tratto lombare bloccato, con i paravertebrali contratti può indicare grosse difficoltà da parte del paziente a sopportare “carichi” emozionali. La posturologia e l’osteopatia sono le medicine integrate per eccellenza che aiutano a contenere I costi sanitari dell’intervento riabilitativo classico e, soprattutto, i costi sociali che queste patologie comportano. La maggior parte dei pazienti affetti da lombalgia, per esempio, viene sottoposto a troppi trattamenti superflui con metodiche, talvolta, non sempre efficaci.
Posturologia ed osteopatia aiutano ma, intanto, cominciamo anche dall’adottare qualche piccolo accorgimento: seduti, la schiena deve rimanere dritta in modo da formare con il bacino un angolo retto; non sbilanciare il corpo in avanti o di lato, ma tenere la schiena sempre ben appoggiata allo schienale; le spalle vanno mantenute rilassate, la testa bene al centro, evitando di “incassarla”.