Malattia Congo, arrivano conferme: l’86% dei test positivi a malaria

Malattia Congo, arrivano conferme: l’86% dei test positivi a malaria

23 Dicembre 2024 Off Di La Redazione

Ulteriori dati avvalorano l’ipotesi che la malattia non diagnosticata nelle scorse settimane in Repubblica Democratica del Congo sia malaria. In una conferenza stampa gli Africa Centres for Disease Control and Prevention (Africa Cdc) hanno diffuso nuovi dati sui test effettuati negli ultimi giorni. Dei 29 campioni sottoposti a indagine molecolare 25 sono risultati positivi alla malaria (l’86,2%). Risultati analoghi erano stati ottenuti con i test rapidi: 55 positività su 88 esami. Complessivamente, nell’ultima settimana sono stati registrati 65 casi e 5 decessi aggiuntivi che hanno portato la conta complessiva dei casi a 592. Trentasette i decessi confermati in ospedale, ma se ne contano altri 44 aggiuntivi registrati nella comunità e per i quali il legame con la malattia non è confermato. Rispetto alla scorsa settimana “c’è un nuovo sviluppo”, ha detto Ngashi Ngongo, professore di Epidemiologia all’University of Lubumbashi in Repubblica Democratica del Congo e responsabile della gestione dell’epidemia di Mpox per l’Africa Cdc. “Un uomo morto con segni di febbre emorragica; i campioni prelevati e inviati a laboratorio Kinshasa”. Al momento si indaga su due ipotesi: una forma severa di malaria insorta in una persona con una situazione di malnutrizione e infezione virale o, viceversa, un’infezione virale che si è sovrapposta a una condizione di malaria e malnutrizione.

Sul fronte italiano come sottolineano gli esperti della Società Italiana di Parassitologia e dell’Italian Malaria Network “è stato attivato un sistema di sorveglianza che permette di identificare tempestivamente pazienti provenienti dall’area geografica a rischio e che presentano sintomatologia sovrapponibile a quella della malattia a eziologia ancora sconosciuta, e di attuare le adeguate misure di risposta e controllo. Tre casi sospetti sono stati finora riportati a Lucca, Cosenza e Treviso. Mentre i primi due pazienti sono guariti e sono stati dimessi, l’ultimo è deceduto e le analisi effettuate all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma hanno indicato come causa la malaria da P. falciparum”. Ma, nel concreto, “non esistono ad oggi evidenze di importazione o diffusione nel nostro paese della malattia evidenziata in Rdc”. “È tuttavia fondamentale” sottolineano gli esperti “mantenere alta l’attenzione e proseguire nella sorveglianza dei casi, che potrà essere integrata con esami di laboratorio mirati una volta che sarà chiarita l’eziologia della malattia”.