Malattie cardiache, la prima causa di morte in Italia

Malattie cardiache, la prima causa di morte in Italia

20 Marzo 2025 Off Di La Redazione

Obesità, diabete, ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa sono tra i principali fattori di rischio nelle malattie cardiovascolari, modificabili attraverso la prevenzione, a cui si aggiungono sedentarietà, fumo ed eccessivo consumo di sale: lo ricordano gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità.

Eppure secondo i dati della sorveglianza Passi, nel biennio 2022-2023, solo una piccolissima quota (2%) è del tutto libera dall’esposizione al rischio cardiovascolare noto: complessivamente il 41% degli intervistati, tra 18 e 69 anni, ne presenta almeno 3. Su 100 italiani, 18 riferiscono una diagnosi di ipertensione, 18 di ipercolesterolemia, 35 sono sedentari, 24 fumatori, 43 risultano in eccesso ponderale e meno di 7 persone consumano 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (five a day), come raccomandato. Inoltre, quasi il 5% del campione riferisce una diagnosi di diabete. Agendo sui fattori di rischio cardio-metabolici modificabili, anche attraverso lo stile di vita, l’80% dei decessi legati a queste malattie – le più frequenti sono infarto del miocardio e ictus cerebrale – sarebbe evitabile.

“Un dato che va letto in senso positivo – dice Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – perché chiama in causa tutti noi, come medici e come cittadini. Tutti possiamo fare molto per il nostro cuore, i medici e in particolare i medici di medicina generale, in quanto professionisti più prossimi ai pazienti, comunicando con sempre maggiore forza i buoni stili di vita. E come cittadini impegnandoci a prendere nelle nostre mani la nostra salute, praticando la prevenzione”.

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia (30,8% di tutti i decessi nel 2021, ultimo dato di mortalità disponibile) con 217mila decessi. I decessi per le malattie ischemiche del cuore e per le malattie cerebrovascolari sono, rispettivamente, il 27,3% ed il 24,7% del totale dei decessi dovuti alle malattie del sistema circolatorio.
I dati preliminari raccolti attraverso l’esame in corso sulla popolazione generale nell’ambito della periodica Italian Health Examination Survey – Progetto Cuore condotta dall’Iss, mostrano per il 2023 che i valori medi della valutazione del rischio cardiovascolare sono risultati pari al 6,9% negli uomini e al 2,3% nelle donne.
Grazie al Progetto Cuore, condotto dall’Iss, è ora online un ‘calcolatore’ del rischio, un sistema che permette in poche mosse di valutare la propria probabilità di avere un infarto del miocardio o un ictus nei successivi 10 anni raggiungibile all’indirizzo web www.cuore.iss.it/valutazione/calc-rischio.