
Malattie respiratorie, le raccomandazioni degli esperti sui vaccini
10 Aprile 2025È stato pubblicato su Respiration il documento di consenso “Vaccination strategies in respiratory diseases: recommendations from AIPO-ITS/ETS, SIMIT, SIP/IRS and SItI”, frutto della collaborazione tra le principali società scientifiche italiane che si occupano di pneumologia, malattie infettive e igiene pubblica. Il testo propone raccomandazioni cliniche basate sulle evidenze più recenti per l’adozione di strategie vaccinali integrate nei pazienti affetti da patologie respiratorie croniche.
Il documento sottolinea l’importanza delle vaccinazioni come strumento centrale nella gestione dei pazienti con BPCO, asma, bronchiettasie, malattie interstiziali, neoplasie polmonari e condizioni di immunosoppressione. Si ribadisce come la vaccinazione, oltre a ridurre il rischio di infezioni gravi, abbia un impatto positivo nel prevenire riacutizzazioni, stabilizzare la funzionalità polmonare, contenere le ospedalizzazioni e diminuire la mortalità.
Le vaccinazioni considerate prioritarie sono quelle contro l’influenza, SARS-CoV-2, pneumococco, virus respiratorio sinciziale (RSV) e virus della varicella-zoster (VZV). Il documento evidenzia che le linee guida internazionali hanno ormai incluso tra le raccomandazioni routinarie anche le immunizzazioni contro RSV e herpes zoster nei soggetti a rischio.
Viene riportato che, in Europa, l’RSV è responsabile ogni anno di circa tre milioni di casi tra gli over 60, con oltre 270.000 ricoveri e 20.000 decessi. In Italia, il 2024 ha registrato oltre 1.000 casi di morbillo e tre decessi pediatrici per pertosse. Nonostante ciò, le coperture vaccinali per molte delle patologie indicate restano insufficienti e frammentarie, con assenza di programmazione per l’RSV negli adulti e mancanza di monitoraggio nazionale per pneumococco e herpes zoster.
I firmatari del documento raccomandano l’integrazione della strategia vaccinale nei percorsi di cura del paziente respiratorio cronico con un approccio multidisciplinare, che coinvolga specialisti, medici di medicina generale, igienisti e istituzioni sanitarie. La coesione delle società scientifiche italiane, tra cui AIPO-ITS/ETS, SIMIT, SIP/IRS e SItI, rappresenta un elemento centrale per rafforzare la posizione della vaccinazione come misura preventiva ad alto impatto, anche in termini di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.