Manca il collegamento Usca e medici di famiglia
24 Aprile 2020Beneduce e Russo: “Il coinvolgimento dei medici di base è indispensabile perché dovranno essere loro a seguire il paziente a casa dal punto di vista terapeutico”.
“Le Usca, Unità speciali di continuità assistenziale, sono sempre più un oggetto misterioso in Campania. Delle 120 previste dalla Giunta Regionale, soltanto 7 sembrano essersi costituite. Ma l’aspetto più grave è l’assenza di collegamento con i medici di base, che dovrebbero essere il punto di riferimento della medicina territoriale e invece vengono clamorosamente esclusi dalle Usca”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Flora Beneduce ed Ermanno Russo, componenti della Commissione sanità della Campania.
“È assurdo dover registrare il ruolo assolutamente marginale dei medici di medicina generale – rincarano Beneduce e Russo – che potevano rappresentare il vero motore di queste Unità speciali di continuità assistenziale. Risultano invece essere relegati al ruolo di passacarte. Segnalano i casi sospetti al Dipartimento di prevenzione della Asl e poi non ne sanno più niente”.
“Loro – spiegano Beneduce e Russo – che custodiscono la storia clinica di ogni singolo paziente del territorio, non ricevono neanche più comunicazioni circa l’esito del tampone a cui si è sottoposto l’assistito che hanno segnalato all’Azienda sanitaria locale”.
“Il coinvolgimento dei medici di base è indispensabile – evidenziano gli esponenti azzurri – perché dovranno essere loro a seguire il paziente a casa dal punto di vista terapeutico, sulla scorta delle precedenti patologie dell’assistito”.
“Così come indispensabile è anche la presenza di un ecografista nell’équipe multidisciplinare delle Usca. Perché l’ecografia polmonare a domicilio può essere più efficace nell’evidenziare una polmonite interstiziale da Coronavirus della stessa Tac fatta in ospedale. Con rischi di infezione per il paziente e costi per il sistema sanitario molto più bassi – concludono Beneduce e Russo – purtroppo, manca l’organizzazione dei servizi sul territorio. Disfunzioni come questa sono state una costante nella gestione della sanità di De Luca degli ultimi 5 anni. Checche ne dica il governatore”.