Mancata consegna dei vaccini, braccio di ferro Ue AstraZeneca
29 Gennaio 2021Bruxelles ha fatto partire le ispezioni negli stabilimenti AstraZeneca in Belgio, quelli nei quali l’azienda lamenta i presunti ritardi nella produzione, per verificare se le affermazioni sono fondate.
L’autorizzazione dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) al vaccino AstraZeneca arriverà il 29 gennaio nei tempi previsti, ma l’Ue ancora non riesce a trovare una soluzione ai ritardi nelle forniture annunciati dall’azienda giorni fa. E visto che il dialogo serrato con i vertici non ha portato a niente, l’Unione mette in campo l’artiglieria pesante: minaccia un blocco dell’export e avverte che userà l’articolo 122 del Trattato, che è la base legale per tutte le misure di emergenza e che in questo caso autorizzerebbe appunto “interventi urgenti” per assicurare produzione e distribuzione efficace dei vaccini agli europei. I leader Ue sono in fibrillazione.
La pressione su AstraZeneca monta da giorni. Appena ha annunciato i ritardi delle consegne la Commissione le ha scatenato contro un ‘meccanismo di trasparenza’, di cui ha reso note le conseguenze: “Se vediamo che ci sono incongruenze, che le dosi di vaccino che dovrebbero restare in Ue vengono destinate all’export, ci sarà la possibilità di intervenire negando l’autorizzazione”, hanno spiegato fonti Ue. Bruxelles ha poi fatto partire le ispezioni negli stabilimenti AstraZeneca in Belgio, quelli nei quali l’azienda lamenta i presunti ritardi nella produzione, per verificare se le affermazioni sono fondate.