Mangiare sano
1 Aprile 2019Molte malattie si combattono a tavole. Uno stile di vita corretto aiuta e non poco. Questo è ancora più vero se c’è di mezzo una tendenza patologica alla glicemia alta.
“Un menù a base di cucina light, curato dallo chef internazionale Oscar Precenzano, verrà fornito a tutti i soci della nostra associazione di diabetici dell’Italia Meridionale”.
Ad annunciarlo è Annio Rossi, presidente dell’Associazione Diabetici Italia Meridionale (AsDIM) “Al di qua del Faro”, con sede a Benevento, che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con lo chef, originario di Cosenza, con un’esperienza ventennale di livello internazionale.
“E’ un accordo importantissimo – dice Rossi – in quanto agli oltre duemila iscritti (duecento dei quali, sanniti) forniremo un menù light, ovvero pietanze cucinate con nuovi metodi di trasformazione del cibo ad alto tasso calorico che, sgrassate, manterranno inalterati odori e sapori originali, grazie alla esperienza e alla professionalità del Maestro dei fornelli”.
Precenzano è infatti da poco rientrato in Italia dagli Stati Uniti d’America dove ha perfezionato la sua ricerca sulla cucina light osservando le abitudini alimentari della popolazione americana che hanno evidenziato, tra l’altro, un alto tasso di obesità, soprattutto tra i giovani.
“Avere la collaborazione dello chef – continua il presidente Rossi – che, con la sua straordinaria capacità e tecnica, acquisita in anni di studio e di ricerca, riesce a ‘sgrassare’ qualsiasi pietanza mantenendo inalterato il gusto dei sapori, per l’associazione è motivo di orgoglio e prestigio. Siamo certi infatti che da questa intesa i nostri iscritti avranno soddisfazione e benefici per la loro salute”.
A margine della firma dell’accordo, avvenuto presso l’Hotel de La Ville di Benevento, il presidente Rossi, alla presenza del gruppo di nutrizioniste che già collabora con l’associazione, ha consegnato allo Chef Precenzano la tessera onoraria dell’AsDIM e una pergamena.
“Sono onorato – ha commentato Precenzano – di questa collaborazione e di mettere a disposizione delle centinaia dei soci dell’associazione le mie conoscenze, frutto di anni di ricerca. Sono convinto che, partendo da Benevento e dalla Campania, realizzeremo qualcosa di eccezionale per coloro che sono affetti dalla patologia del diabete: ho in mente di adottare un metodo innovativo che potremo esportare nel resto d’Italia e anche all’estero”.