Manovra, Schillaci: medici Ssn guadagneranno mille euro in più al mese
19 Ottobre 2023Quello previsto in Manovra per rinnovare il contratto dei professionisti della sanità è “uno stanziamento straordinario, anche considerando il contesto macro-economico in cui ci muoviamo. Si tratta di 2,3 miliardi, 4 volte tanto quanto stanziato per l’ultimo rinnovo contrattuale. Se non è un segno di attenzione questo. Qualcuno li ha chiamati eroi durante il Covid per poi dimenticarsene”, osserva il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un’intervista a ‘La Stampa’. “Medici e infermieri sono da sempre il focus primario del nostro lavoro fin dall’insediamento”, ci tiene a precisare. Ma i soldi basteranno per recuperare l’inflazione? “A spanne – risponde Schillaci – i medici guadagneranno mille euro in più al mese. E questo ci serve per arginarne la fuga dal Servizio sanitario nazionale e quindi anche a fronteggiare meglio l’emergenza delle liste di attesa”.
“I 2,3 miliardi aggiuntivi che erano già stati stanziati” per la sanità “con la precedente Manovra serviranno anche ad assumere”, puntualizza il ministro. Che tuttavia, “da medico”, assicura che “la stragrande maggioranza dei miei colleghi vuole lavorare di più ed essere meglio retribuita. Se lo faranno impegnandosi di più nel pubblico per accorciare i tempi di attesa, anziché negli studi privati a vantaggio di chi può pagare, credo che sarà a beneficio di tutti i cittadini”.
E le risorse per pagare medici e infermieri che dovranno lavorare in Case e Ospedali di comunità? “Per il personale delle nuove strutture sanitarie che devono essere avviate entro il 2026 ci sono 25 milioni nel 2025 e 350 milioni per ciascuno degli anni a venire. Ma confido nel fatto che in futuro troveremo anche altre risorse”, auspica Schillaci, rimarcando il ruolo chiave dei medici di famiglia nella Case di comunità. “Come liberi professionisti in convenzione o in veste di dipendenti – afferma – l’importante per me è che lavorino queste strutture, da cui dipende il buon funzionamento della sanità del territorio e il decongestionamento degli ospedali. Sono convinto che alla fine lavoreranno nelle Case di comunità per un congruo numero di ore. L’interlocuzione è aperta anche e soprattutto perché sempre più cittadini chiedono una assistenza di base più al passo con la vita che cambia”.