Manuel Bianchi, il Calcio mi ha insegnato il rispetto e la lealtà
14 Luglio 2021Il Calcio nazionale, ancora una volta è, con soddisfazione propria e nostra protagonista assoluto, nonostante le Altezze Reali ed i sudditi di Sua Maestà Britannica abbiano smarrito per qualche ora il famoso fair play inglese, le Altezze Reali per aver abbandonato lo Stadio Di Wembley prima della premiazione e per aver lasciato “solo” il nostro Presidente della Repubblica, i sudditi per aver fischiato il nostro inno nazionale ed alcuni di loro per aver malmenato senza motivo i nostri tifosi che lasciavano il campo.
Lo Sport nazionale ancora una volta ha dimostrato, anche con il tennista Berrettini, che ha trovato nella sconfitta londinese, accettata con vero fair play, un motivo per ripartire alla grande, di essere un polo di attrazione formidabile per tanta gioventù sana ed equilibrata. Parliamo di Sport in generale e di Calcio in particolare con Manuel Bianchi, 26 anni vive a Galluzzo, piccolo paese alle porte di Firenze.
La sua “carriera calcistica” inizia proprio a Galluzzo dove fin dall’età di 4 anni, accompagnato dal suo caro nonno, inizia a tirare i primi calci ad un pallone. Crescendo ha avuto la fortuna di farsi le ossa in alcune delle società più importanti, a livello giovanile, di Firenze come Scandicci, Olimpia e Cattolica Virtus.
Alla fine di questo primo percorso giovanile approda alla Fiorentina primavera allenata da Leonardo Semplici (neo allenatore del Cagliari), grazie a questa esperienza ha il piacere di allenarsi spesso con la serie A. Successivamente gioca nelle giovanili di Pisa e Poggibonsi, approdando finalmente, da adulto, alla prima categoria, contribuendo a conquistare la serie D con una media di 15 Goal a campionato.
Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?
Quest’ ultimo anno è stato veramente straziante, e non credo di dire niente di nuovo, per un ragazzo di 26 anni che è abituato a uscire di casa alle 7 del mattino e tornare alle 22 di sera, non è facile ritrovarsi chiuso in casa da un momento all’altro. Chiaramente Il buon senso e la fortuna mi hanno aiutato a superare questo brutto periodo, durante il quale, comunque, ho sempre cercato di trovare il lato positivo.
Ho ritrovato il piacere di ” vivere la famiglia” concedendomi dei momenti di riflessione molto importanti per me e cercando di pormi degli obbiettivi creando una routine che mi permettesse di impegnarmi la giornata. Ad oggi non mi posso ritenere tranquillo, però nella speranza riposta sul piano vaccinale e sul buon senso delle persone, si spera di tornare gradualmente alla vita quotidiana il prima possibile.
Quanti danni hanno arrecato allo Sport in generale ed al Calcio in particolare la pandemia, le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?
In quanto sportivo, inevitabilmente mi viene da pensare a tutte le persone che come me hanno sofferto in particolar modo in questo periodo. Io mi ritengo molto soddisfatto visto che ho avuto la fortuna di poter ripartire dopo il primo stop legato alle varie restrizioni. Credo che la nostra ripartenza sia stata sicuramente un azzardo forse, in certi sensi, anche incosciente, però letteralmente vitale per chi come me nello sport, trova una valvola di sfogo fisica, mentale ma soprattutto economica. Visto che, come altri in questo periodo, ho dovuto dire addio al lavoro.
Sono molto dispiaciuto per tutte le altre discipline sportive che non sono ripartite.
Quanta importanza attribuisce al binomio Sport-Salute?
Credo fermamente nello Sport che, a prescindere dalla tipologia, sia fondamentale per riuscire a distrarsi con impegno dalle dure giornate lavorative o scolastiche e quindi poter avere una più serena e vivace vita. Spero che tutti coloro che non sono riusciti a praticare le proprie discipline sportive con regolarità, riescano a trovare energie e forza per ricominciare a lottare come hanno sempre fatto cercando a volte di fare finta che niente sia successo e piano piano sperare di tornare tutti quanti alla normalità, credo che noi tutti ne abbiamo bisogno in questo momento.
Cosa le hanno dato in termini di crescita personale, sociale e professionale lo Sport in generale ed il Calcio in particolare?
Personalmente amo ogni genere di Sport ad esempio oltre al calcio appena mi è possibile, gioco a tennis, faccio palestra e pratico pugilato. Non posso negare di essere un amante dei giochi di squadra, infatti da calciatore posso affermare che il calcio come d’altronde altri sport ti insegnano le principali regole della vita come il rispetto e la lealtà. E tutto questo contribuisce a farti vivere pienamente e con soddisfazione la vita di tutti i giorni, aiutandoti nelle difficoltà e facilitandoti nel tuo percorso di crescita.