Marco Mecarelli, nel calcio dilettantistico la situazione durante la pandemia era insostenibile

Marco Mecarelli, nel calcio dilettantistico la situazione durante la pandemia era insostenibile

4 Giugno 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Tutte le mattine, in ogni angolo del mondo, dalla praterie dell’Islanda ai confini della Terra del Fuoco, dalla Siberia più orientale al Brasile, il calcio abbraccia i cuori di miliardi di uomini che si svegliano. (René Frégni)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un giovane e talentuoso calciatore: Marco Mecarelli.

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

La situazione è stata improvvisa e per questo mi ha trovato come tutti spiazzato e non pronto ad affrontarla. Ho vissuto rispettando tutte le regole che ci hanno dato, comunque con disagio perché siamo stati costretti all‘ isolamento e questo è stato molto impegnativo anche da un punto di vista psicologico, visto che ci ha costretto a cambiare le nostre abitudine.

Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?

Nel mio mondo di calcio dilettantistico la situazione è stata quasi insostenibile viste le restrizioni che abbiamo avuto soprattutto per quanto riguarda la condivisione nello sport allenamenti e partite ed il confronto con la squadra durante tutto il 2020 e la prima parte del 2021, oltre alla parte economica seppur sport e salute comunque ha dato un aiuto.

Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Io ho sempre praticato il calcio già da bambino, certo mi ha dato una spinta mio padre, ma poi è stata una mia scelta perché è uno sport che a me appassiona sin da bambino. Come modello di grandi campioni posso dire di essere “innamorato“ di Maradona guardo cassette video fin dai primi calci al pallone.

 Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

La forza di volontà è determinante, comunque oltre a questo ci deve essere alla base la passione e divertimento.

Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi  che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

Il calcio è uno sport meraviglioso che va fatto come tutte le cose con piacere, quindi il consiglio è di farlo divertendosi , e tutto sarà più semplice.