Marco Parisi, “l’uomo e l’acqua”

Marco Parisi, “l’uomo e l’acqua”

20 Febbraio 2025 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Partenopeo doc, Marco Parisi, pallanuotista affermato, ha iniziato l’attività sportiva all’età di 3 anni praticando nuoto al Circolo Canottieri. Un amore “a prima vasca” che lo ha portato quasi naturalmente alla pallanuoto.

Nel 2007, l’approdo in prima squadra nel campionato italiano di A2 e il prosieguo della carriera che lo porta in diverse squadre che militano nelle serie maggiori.

 A tre anni e già a nuotare in piscina ed il suo percorso non si è mai interrotto. Se qualcuno dovesse definire questo suo percorso sportivo preferirebbe un cinematografico “uomo-pesce” oppure un più romantico “l’uomo che nacque nuotando”?

Senza voler “scomodare” la cinematografia e i super eroi penso che potremmo più semplicemente dire “l’uomo è l’acqua”

Dal nuoto alla pallanuoto il passo è breve ma non tutti resistono agli allenamenti molto duri che questa sua disciplina richiede. Su questo fronte quale è stata la motivazione che l’ha aiutata a resistere?

Diciamo che avendo praticato nuoto a livello agonistico ero già abituato ad allenamenti lunghi e faticosi, la grande differenza e quella che credo faccia la differenza, almeno nel mio caso è stato così! È che la pallanuoto essendo uno sport di squadra, crea più momenti di aggregazione, condivisione, empatia… e soprattutto per quanto tu possa nuotare in allenamento, sai che alla fine arriva sempre il momento della palla! E questo rende tutto più leggero mentalmente.

Insieme agli allenamenti l’altro scoglio dal regime alimentare. Lei come si comporta?

Riguardo l’alimentazione posso dire che non c’è un vero e proprio manuale da seguire per noi pallanuotisti, diciamo che spesso è anche un discorso soggettivo e di ruolo che si occupa all’interno della squadra.

Ad esempio ruoli come il centroboa o il difensore, solitamente hanno bisogno di un peso e una stazza più importante, visto il lavoro più fisico e di contatto che svolgono, rispetto ai giocatori esterni che solitamente sono “più leggeri” e veloci.

Personalmente nonostante io ricopra il ruolo di centroboa, mi piace essere in forma e quindi cerco di mangiare in modo pulito e variegato, diciamo seguendo la classica alimentazione mediterranea, e concedendomi qualche “sgarro” in più nel week end.

Lei ha giocato in molte squadre di serie A e di serie A2. Ha svolto la sua attività, quindi, sempre ad alti livelli. Qualche episodio particolarmente positivo o anche deludente che ogni tanto le tornano in mente?

Si ho sempre giocato a pallanuoto a livelli alti e come qualsiasi atleta ci sono stati momenti belli ed altri meno durante la mia carriera, sicuramente quello che ricordo con più piacere è la promozione in A1 con la Canottieri Napoli nel 2013, fu un campionato fantastico, condotto in testa dall’inizio alla fine e  con un percorso netto fatto di sole vittorie anche nei play off, ma soprattutto fatto con una squadra molto giovane e dove eravamo e siamo ancora oggi molto amici! Anche con chi non gioca più. Un ricordo triste è sicuramente la sconfitta dello scorso anno in finale play off… un “ferita” ancora fresca ma che ci ha dato la forza per riprovarci nuovamente quest’anno.

Nel tempo che non dedica allo Sport svolge altre attività, coltiva hobbies?

Nel tempo libero mi dedico all’attività di noleggio barche di cui sono socio con un mio amico anche lui pallanuotista e poi amo molto guardare film o serie tv e quando c’è la possibilità fare qualche bella gita fuori porta, magari fermandosi poi a pranzo in qualche buon ristorante tipico.