Marina Grande, il giallo della bandiera blu
15 Agosto 2019Laicamente i miracoli vengono classificati come fatti inspiegabili. L’improvvisa sanificazione delle acque a Sorrento deve appartenere ad una delle due fattispecie.
A distanza di poco più di un a settimana dallo stop alla balneazione a Marina Grande di Sorrento, premiata quest’anno con il vessillo della Bandiera Blu, con una cerimonia ufficiale a cui partecipò anche il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, le acque miracolosamente ritornano “pure”.
Miracolo della natura o intervento divino nel giorno della ricorrenza dell’ascensione al cielo della Vergine Maria particolarmente cara alle popolazioni locali che ne celebrano la festa anche con processione a mare?
Il dubbio, atroce, trattandosi di una zona frequentata soprattutto da bambini resta, anche perché dalle analisi risulta la presenza di colifecali, di solito presenti negli scarichi fognari. E quella delle fogne a Marina Grande è una nota dolente che risale a metà degli anni cinquanta del secolo scorso quando venne realizzata in calcestruzzo con pozzetti ad una profondità media di un metro e mezzo al di sotto della strada una condotta che portava ad una vasca di raccolta e da lì, con pompe di sollevamento, nel sovrastante depuratore.
Negli anni la vecchia condotta è stata sostituita con tubazione ma i pozzetti che trasudano liquami, per la composizione del materiale con cui sono stati realizzati, per un fenomeno di osmosi disperdono tutt’intorno le acque fetide che si disperdono a mare. Sulla battigia, infatti, mettendo nelle ore di calma una mano a mare, si nota subito la presenza di liquidi oleosi e putridi. Il gioco delle correnti spesso e fortunatamente allontana il tutto dalla riva ma il problema resta. Ma torniamo al divieto successivo alle analisi del giorno 6 agosto. I dati dell’Arpac parlavano di grosse presenze di escherichia coli ed enterococchi intestinali, di molto superiori ai limiti di legge per la balneazione, tra il tra il pontile di Marina Grande ed il tratto di costa a ridosso della Tonnarella, facendo sospettare scarichi fognari o svuotamento di qualche sentina di grossa imbarcazione come dichiarato anche dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, in quel momento lontano da Sorrento e sostituito nelle funzioni dal Vice sindaco Teresa De Angelis.
Inspiegabilmente dal comune di Sorrento, malgrado la segnalazione dell’Arpac non è stato emesso nessun divieto di balneazione cosa che potrebbe addirittura costare all’Italia una procedura d’infrazione da parte della Comunità europea. Duro il commento del presidente del Wwf Claudio d’esposito da sempre in prima linea sulla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. “È vergognoso – ha dichiarato Claudio d’Esposito – che ancora una volta si sia anteposto l’interesse economico del turismo alla salute dei cittadini e dell’ambiente. Il non aver emesso – come riportato anche da organi di informazione – ha aggiunto il presidente del Wwf Terre del Tirreno, un’ordinanza di divieto di balneazione ha fatto sì che cittadini e turisti si bagnassero inconsapevolmente nella acque di Marina Grande dove l’Arpac aveva accertato la presenza di colifecali, provenienti da scarichi fognari, superiori ai limiti consentiti dalla legge per la tutela della salute umana. Oggi anche a Marina Grande si festeggia Ferragosto. Le acque di balneazione sono risultate a norma. Restano però dubbi ed inquietanti interrogativi sull’intera rete fognaria sottodimensionata e causa di “allagamenti” in alcuni locali pubblici della zona.