Marina Grande, rimosso l’amianto

Marina Grande, rimosso l’amianto

19 Ottobre 2019 0 Di Gaetano Milone

Ristabilito lo status quo. I volontari di “Marevivo”, la società “Penisola verde” ed il Comune di Sorrento hanno rimosso i rifiuti speciali gettati a mare da mano criminale.

Si è proceduto ieri mattina al recupero della canna fumaria e delle lastre di amianto rinvenute giorni fa dai volontari di Marevivo nello specchio d’acqua antistante il molo dei pescatori a Marina Grande. All’operazione hanno partecipato i sub OTS volontari di Marevivo Franco De Gregorio ed Antonino Maresca, la società Penisola Verde, il Comune di Sorrento, l’assessore all’ambiente Rachele Palomba e la ditta Gf Service di Bacoli che provvederà allo smaltimento. La rimozione solerte dell’amianto ha scongiurato, tra l’altro, che una mareggiata, frequente in questo periodo, potesse frantumare le lastre e disperderle per poi portale sulla riva.

Fondamentale nell’operazione recupero – come ha dichiarato il presidente di Marevivo penisola sorrentina- Maria Rosaria Di Natale – la collaborazione del comune di Sorrento e di Penisola Verde e Guardia Costiera. Lo smaltimento delle lastre avverrà a cura della ditta Gf Service presente ieri mattina a Marina Grande. Restano in piedi tutti gli interrogativi su chi e come abbia potuto scaricare a mare una quantità enorme di amianto dopo aver attraversato tutta la Marina (la banchina dei pescatori è posta all’estremità dell’abitato) senza essere visti da nessuno, considerate le attività di pesca e commerciali che vi si svolgono nell’arco delle ventiquattro ore. Dell’impianto di video sorveglianza, perfetto nel segnalare numeri di targa di veicoli in transito senza autorizzazione, nemmeno a parlarne.

Eppure nel giugno scorso fu proprio il ministro Costa a “benedire” l’assegnazione della bandiera blu per il secondo anno consecutivo alla spiaggia di Marina Grande, la frazione scelta quale set cinematografico per il famoso Pane, amore, e… con Sofia Loren e Vittorio De Sica e, più recentemente, quale location per i premi Caruso e Biagio Agnes. Più tardi, in piena estate, interessata anche da divieto di balneazione per presenza di fecali nelle acque marine. Rivedere tutto l’obsoleto impianto fognario e sostituire i vecchi pozzetti in cemento che trasudano liquami è una necessità impellente anche per non vanificare l’opera dai volontari che si battono per la salvaguardia e la sana fruizione dell’intero ecosistema marino.