Mattarella, il presidente di tutti
8 Maggio 2019Ieri la sua visita privata all’ospedale Santobono di Napoli per incontrare i genitori e la piccola Noemi, ferita e ridotta in fin di vita da mano criminale.
“Eventi come questo sono una sconfitta per lo stato”. Parola di Presidente. Un presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ancorché eletto da una parte sola, alla fine ha trovato spazio nel cuore della stragrande maggioranza degli italiani.
Ieri, nell’ospedale pediatrico più importante del Mezzogiorno, la sua presenza -discreta, rigorosamente privata, quasi in punta di piedi per non disturbare – almeno per una volta, ha riconciliato “governo e governati”. La commozione, composta, che è comparsa al momento degli abbracci con i genitori della piccola ferita, la riprova che in politica esiste anche chi un cuore ce l’ha. Il suo silenzio di fronte al corpicino in mezzo alle macchine che l’aiutano a vivere, l’indice che nelle Istituzioni c’è ancora chi ha senso della misura e delle cose. Mattarella sa, purtroppo per esperienza diretta, cosa significa vedersi strappare da mano criminale gli affetti più cari. Magari avrà sperato, con tutte le sue forze che, stavolta, ci possa essere un epilogo diverso. Lo sperano tutti.
Il Capo dello Stato non suscita simpatie “epidermiche”, come quelle innescate da Sandro Pertini, né la sua figura, peraltro sempre elegante ed impeccabile, risalta per particolari caratteristiche che risultano accattivanti. Ma questo non gli impedisce di continuare ad elargire lezioni di stile. In un mare magnum di una politica fatta di strilloni e di strilli, di cadute di toni e di volgarità gratuite, anche nell’esercizio dei più importanti ruoli istituzionali, il presidente si è ritagliato un ruolo di “arbiter elegantiarum” che oramai gli riconoscono tutti. Dio solo sa quanto c’è necessità di simili modelli.