Matteo Coggiola: “Penso che lo sport sia uno dei modi più belli per comprendere ed esprimere sé stessi”
8 Maggio 2023La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?
Finalmente siamo ufficialmente fuori dall’emergenza, come dichiarato ieri.
Sicuramente la pandemia ha rappresentato una fase di grande incertezza per tutti. Per quanto mi riguarda, posso dire che in quel periodo lo sport è stato sicuramente un’importante valvola di sfogo in questo senso.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
Devo dire che grazie anche agli sforzi della lega pallavolo, durante il momento di massima emergenza abbiamo comunque avuto la possibilità di allenarci a pieno regime e di portare a termine il campionato, cosa che sfortunatamente altri “colleghi” sportivi non hanno potuto fare.
Penso che comunque il periodo sia stato molto complicato per tutti gli sportivi.
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Ho iniziato a giocare a pallavolo grazie a mio padre, anche lui ex pallavolista, che mi ha introdotto a questo bellissimo sport.
Devo anche ringraziare il mio professore di educazione fisica delle scuole media, Andrea Spinelli, che è stato il mio vero primo allenatore, e che purtroppo è venuto a mancare qualche anno fa.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Credo che la motivazione sia tutto. Penso che lo sport sia uno dei modi più belli per comprendere ed esprimere sé stessi. Con il passare del tempo, mantenere la motivazione alta è ciò che fa la differenza.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?
Gli suggerirei di approfittare di tutto quello che questo sport offre, in primis dei rapporti umani che si creano con i compagni di squadra. Penso che sia una componente dello sport di squadra impagabile.