Matteo Palermo: ” Quando la vita colpisce tu alzati e colpisci più duro”
10 Dicembre 2022Dentro un ring o fuori non c’è niente di male a cadere.
È sbagliato rimanere a terra. (Muhammad Ali)
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un pugile professionista: Matteo Palermo.
La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano tranquilli, come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?
Penso che un po’ la pandemia ci abbia aiutato veramente a capire che importanza abbia lo sport soprattutto un’atleta come me che l’ho praticato a livello agonistico, infatti non ho mai mollato come penso nessuno sportivo e ho continuato ad allenarmi a casa con l’obiettivo di tornare sul ring più forte di prima vincendo successivamente la pandemia un titolo mondiale perché la mia paura si è trasformata in rabbia e voglia di crescere perché come si dice nel mondo delle arti Marziali quando la vita colpisce tu alzati e colpisci più duro ed è quello che ho fatto io e che mi ha trasmesso il mio maestro.
Le restrizioni ed i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni al mondo dello sport, soprattutto a quello cosiddetto minore, cosa è successo in particolare nella sua specialità?
Nel mondo politico purtroppo nel nostro sport non siamo stati aiutati completamente perché prima ci hanno costretto ad inserire delle misure restrittive facendo spendere anche dei soldi ed investendo, successivamente ci hanno costretto a chiudere la palestra perché essendo uno sport a contatto non potevamo praticarlo e questo ha colpito un po’ tutta la mentalità dei fighter cosa che chi non ci passa non riesce a capire l’importanza di questo sport anche a livello mentale.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
La forza di volontà in questo sport conta più di ogni altra cosa perché se oggi saltiamo un allenamento perché siamo stanchi o pensiamo di non potercela fare non riusciremo mai a raggiungere i nostri obbiettivi anche in questo bisogna essere forti mentalmente e non mollare mai anche strisciando per terra bisogna lottare sia in palestra che nella vita.
Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?
La mia voglia di mettermi in gioco c’è sempre stata per far si di confrontarmi con me stesso e superare le mie paura perché non mi sono messo in gioco per sconfiggere realmente l’avversario ma per una dimostrazione di sicurezza verso me stesso, perché questo sport mi ha aiutato tanto a superare tutte le mie paura nella vita rendendomi ad oggi quello che sono diventato ovviamente tutto questo non poteva mai succedere senza la supervisione del mio master Samuele Portale che anche lui campione europeo e mondiale.
Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?
Un consiglio che posso dare per chi si avvicina nella mia specialità è che magari chi ha problemi a casa o complessi di inferiorità perché purtroppo ancora nel 2022 ancora ci sia il fattore del bullismo che è una cosa del medioevo, posso solo dire che questo sport è lo sport perfetto perché fa si che chi entra con una bassa autostima ne esca veramente da uomini campioni che riusciranno a superare qualsiasi difficoltà.