
Matteo Piccirilli, devo il mio successo a mio padre…
30 Marzo 2025Ciociaro di Ferentino, Matteo Piccirilli, a buon diritto può essere considerato una giovane promessa del futsal italiano con presenze nella nazionale U21 ha militato nell’Acqua &Sapone e nel Pordenone. Attualmente è in forza nel Futsal Prato serie B.
In un Paese con una passione esagerata per il calcio sono in tanti a coltivare questo sport. Selezioni severe per emergere e magari anche un bel colpo di fortuna.
È molto vero per poter emergere sia nel calcio a 11 che nel Futsal non basta il talento, ma è necessaria anche una buona dose di fortuna in quanto ci sono tanti giocatori molto validi e non sempre chi è bravo riesce ad emergere per cui è un mondo difficile.
Dal calcio a 11 al Futsal il passo non è lunghissimo ma neanche breve. Come è nata questa sua scelta?
Il calcio a 5 è uno sport molto diverso dal calcio a 11, in quanto la capacità di pensare nelle situazioni di gioco deve essere più rapida, poiché in pochi secondi si deve capire il momento migliore per realizzare un’azione finalizzata ad un buon risultato. Questa caratteristica mi ha suscitato maggiore interesse fino ad appassionarmi completamente. Mi sono avvicinato al Futsal all’età di 14 anni, entusiasmandomi sempre di più nel corso degli anni, raggiungendo traguardi importanti. Nonostante questo sport occupi gran parte della mia vita, ad oggi senza Futsal la mia vita sarebbe vuota, nel corso degli anni mi ha regalato tante emozioni e soddisfazioni personali, tra cui qualche trofeo. Ma nonostante ciò sono uno che non si vuole fermare qui, per cui spero che da qui alla fine della mia carriera ce ne saranno altri. Ad esempio il mio sogno sarebbe quello di vincere lo scudetto del campionato italiano della massima serie, sicuramente chiedo troppo ma chissà… forse un giorno.
Per ogni atleta che si avvia sulla strada dell’agonismo il regime alimentare è sempre un fattore importante. Lei come si regola?
L’alimentazione è importante per ogni tipo di sport, abbinare una dieta sana ed equilibrata aiuta a sentirsi meglio fisicamente. Cerco sempre di stare attento, anche se non è sempre facile a causa dei miei turni lavorativi, non avendo orari fissi che non mi permettono sempre di seguire un corretto regime alimentare, ma ci sto lavorando.
Il gioco del calcio, comprese le sue varianti è finalizzato a fare i goal. Ci descrive la gioia che si prova a realizzare una rete soprattutto quando questa è determinate ai fini del risultato finale?
Sicuramente il mio punto forte è quello di attaccare con l’obiettivo di segnare, e quando riesco a fare goal soprattutto nei momenti decisivi è sempre un’emozione. Vedere tutti i tifosi gioire per un tuo gol ed esultare con loro ti dà una carica inspiegabile. Ad oggi l’unico mio rammarico è che purtroppo da vari anni a causa di una malattia il mio primo tifoso non c’è più. A mio padre come a tutta la mia famiglia devo gran parte dei miei successi in quanto hanno sempre condiviso questa mia estrema passione senza mai farmela pesare. Nel corso degli anni quando realizzo una rete qualcosa dentro di me è cambiato, voltarmi verso la tribuna e non vederlo più mi crea un enorme dispiacere.
Insieme al calcio nella sua vita ci sono sicuramente altri Sport o altri interessi.
Un altro sport che mi piace molto è il tennis, se non avessi giocato a Futsal sicuramente mi sarebbe piaciuto coltivarlo per cui spesso seguo le competizioni più importanti.