Mattia Mastropasqua, la Pallacanestro mi ha insegnato a gestire le situazioni di stress
10 Agosto 2021Tokyo 2020 è il nuovo spartiacque dello sport Olimpico azzurro, con il record di podi che non veniva né eguagliato né superato da Roma 1960. 40 medaglie in 19 discipline, con nuoto e scherma a svettare per quantità di allori (7 e 5), ma con l’atletica a fare da regina dei risultati: 5 ori su 5 podi.
In questo momento buio caratterizzato da angoscia e preoccupazione a causa del Covid, un guizzo di gioia ce lo trasmette sicuramente lo Sport e la scelta di seguire, ma ancora meglio praticare lo Sport risulta salutare e rasserenante.
A tal proposito, perseveriamo nella nostra indagine su come gli sportivi affrontano questa difficile congiuntura, ascoltando un cestista emergente: Mattia Mastropasqua, nato a Taranto il 17 ottobre del 1999.
Ruolo pallacanestro: playmaker
Squadre (in ordine cronologico):
– Cus Jonico Taranto (C Silver 2017/2018)
– Cus Jonico Taranto (C Gold 2018)
– All Star Basket Francavilla (Serie D 2019)
– All Star Basket Francavilla (Serie D 2019-2020, 4º capocannoniere della stagione con 322 punti)
– Attualmente Mens Sana Mesagne (Serie D)
Come hai vissuto e vivi la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?
È stato un periodo molto difficile per me, inizialmente non è stato facile adattarsi a un cambiamento così radicale, ma ho reagito e non sono rimasto inerte allenandomi e concentrandomi anche sullo studio universitario, creandomi una nuova routine.
Ho vissuto questa situazione rispettando rigorosamente le regole imposte, per proteggere i miei cari e me stesso. Ad oggi continuo ugualmente a farlo per la paura del contagio. Sono convinto, però, che le misure restrittive siano state e sono necessarie per arginare il contagio. L’unica soluzione è essere fiduciosi nella scienza e nei vaccini, per ritornare alla normalità il prima possibile e quindi ritornare sul parquet.
Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Basket in particolare la pandemia, le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?
Questa situazione ha creato innumerevoli danni allo Sport, compresa anche la Pallacanestro, in quanto la mia ultima gara ufficiale è stata il 16 Febbraio 2020. Gli allenamenti sono stati interrotti da allora e non sono mai stati ripresi a pieno regime. La difficoltà è stata mantenersi in allenamento sperando in una riapertura dopo l’estate del 2020, ma il mutare del virus non ha aiutato. Devo ammettere che ero convinto che con l’ultimo anno sportivo la situazione si sarebbe placata e saremmo tornati a praticare lo sport in normalità ma così non è stato.
Per quanto riguarda la confusa situazione politica bisogna ammettere che è stata, e continua ad essere, una esperienza nuova per tutti e difficile da gestire, quindi non incolpo nessuno per le scelte che sono state prese, sia giuste che sbagliate.
Quanto valore attribuisci al binomio Sport-Salute?
Reputo l’attività sportiva fondamentale, in quanto ti permette di scaricare il corpo e la mente positivamente, facendoti vivere serenamente: lo Sport è una valvola di sfogo necessaria anche per distrarsi da momenti difficili che si possono attraversare durante la vita, come il periodo che stiamo vivendo. Dal mio punto di vista chiunque dovrebbe praticare attività sportiva, riservando un minimo di ore settimanali, ovviamente non obbligatoriamente a livello agonistico, poiché chi pratica uno sport indubbiamente vive meglio grazie ai numerosi benefici a livello psicofisico. Lo Sport aiuta a mantenere due tipi di salute, quella della mente e del corpo, essenziali per l’essere umano; come afferma la famosa locuzione latina “mens sana in corpore sano”, queste due tipologie di salute devono svilupparsi insieme al fine di avere un benessere generale.
Cosa ti hanno dato lo Sport in generale ed il Basket in particolare in termini di crescita personale, sociale e professionale?
Lo sport mi accompagna da quando ho 5 anni e ha contribuito alla mia crescita, facendomi relazionare con nuove persone. La Pallacanestro mi ha trasmesso molte virtù: tenacia, rispetto verso il prossimo, prudenza, amicizia e temperanza. Mi ha insegnato a comunicare con gli altri, verbalmente e non, e ho imparato a gestire situazioni di stress mantenendo tutto sotto controllo, sia individualmente che insieme ad un gruppo. Grazie alla Pallacanestro ho imparato anche la gestione della singola giornata, incastrando i vari impegni quotidiani con minuziosa precisione.
Ringrazio ancora oggi i miei genitori che mi hanno permesso di inseguire il mio sogno di giocare a Basket e che sono sempre stati al mio fianco.