Maturità, la Cisl dice no alla proposta del ministro
23 Maggio 2020Niente scritti e prove orali in aula. La formula non soddisfa i criteri di sicurezza in questa fase ancora delicata della pandemia determinata dal Coronavirus.
L’esame di Maturità partirà il 17 giugno e, per raggiungere il 100, servono anche i 60 crediti accumulati negli ultimi tre anni delle superiori. L’unica prova prevista è il colloquio, non ci saranno infatti i due scritti di italiano e di indirizzo. La prova orale avverrà a scuola e il candidato sarà presente a scuola, con la commissione d’esame composta da sei docenti interni e un presidente esterno.
Questa è in sintesi la nuova ordinanza ministeriale sugli esami di Stato che la Cisl non condivide alla luce dello stato di emergenza attuale e della situazione epidemiologica tutt’altro che confortante che ha colpito in particolare due comuni della nostra Provincia dichiarati dallo stesso governatore della Campania Zona Rossa: Ariano Irpino e Lauro. Chiediamo come Cisl la possibilità che il colloquio per la maturità si svolga online, in videoconferenza e non in presenza.
L’obiettivo è dare agli studenti un esame di Stato che valorizzi al massimo grado il merito dimostrato, nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza richiesti. I Sindacati hanno più volte ribadito la necessità di garantire l’esame a distanza per gli studenti a rischio. Siamo in attesa di un ulteriore confronto con gli esperti del Ministero.
Non possiamo escludere rischi di una nuova diffusione del contagio e pensare che la soluzione può essere una scarsa applicazione dei protocolli di sicurezza, dal momento che la mascherina dovrà essere tolta durante i colloqui con i professori e la stessa sanificazione da effettuarsi all’interno delle scuole prima e durante gli esami sarà generica.
*Segretario generale Cisl scuola IrpiniaSannio