Medici di famiglia, la proposta d’accordo è irricevibile
13 Luglio 2019Fimmg, Snami e Smi sulla stessa lunghezza d’onda: la bozza di Accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale (Accn) non è neppure valutabile come base di partenza.
Le principali organizzazioni sindacali dei medici di famiglia concordano: mancano, del tutto, le basi per poter chiudere un accordo per il rinnovo contrattuale di categoria. Ad aprire il fuoco di fila è il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli e segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti che denuncia lo stallo derivante dalla mancanza di iniziative da parte della Conferenza e del presidente Bonaccini. “Il nostro stato di agitazione è stato chiesto all’unanimità dal Consiglio Nazionale – dice scotti – e non ci risparmieremo per convincere tutta la Medicina Generale, e non solo, ad affiancare la nostra protesta. Non siamo disponibili ad una trattativa che non generi i dovuti cambiamenti, necessari ad una risposta concreta per la Medicina di famiglia, stufa di essere la Cenerentola del Servizio sanitario nazionale”.
Angelo Testa, presidente nazionale Sindacato nazionale medici italiani (Snami) preannuncia lo stato di agitazione: “Lo Snami rifiuta totalmente e dice no agli psicologi di famiglia, no agli infermieri di famiglia, no ad un certificato Inail non finanziato e non semplificato, no alla farmacia di servizi, no al blocco dei concorsi per la scuola di medicina in formazione, che secondo il governo dovrebbero essere finanziati con fondi destinati alla medicina generale”.
Lo Snami rifiuta un accordo sanzionatorio “in cui non sia normata in maniera precisa la possibilità di un’assistenza sanitaria come quella vigente per alcune esigenze contingenti come la distanza dall’ospedale o situazioni di viabilità particolari”. Rifiutata infine la possibilità di un accordo “in cui non venga normata una soluzione per i giovani medici precari”.
Più diretto e concreto il commento del segretario generale del Sindacato medici italiani, Pina Onotri: “Chiediamo chiarezza su quale sia l’entità dei fondi da destinare alla medicina generale alla fine della riunione tenuta ieri in Sisac sul rinnovo del contratto nazionale dei medici di medicina generale. Non si può chiudere un accordo a risorse zero, in relazione a carichi di lavoro sempre più complessi e gravosi che vengono richiesti ai professionisti medici”.