Medico rischia la sospensione perché ha curato gli infermi
18 Gennaio 2022Ha prestato cure domiciliari ai malati di Covid-19 negli ultimi due anni e ora Gerardo Torre, medico di Pagani in provincia di Salerno rischia la sospensione da parte dell’Ordine dei Medici di Salerno per non aver rispettato i protocolli del Ministero della Salute sulle cure somministrate ai 3mila malati di Covid, soprattutto asintomatici.
“Ritorniamo a fare i medici. Se ci fosse stata più medicina territoriale – spiega – questa pandemia sarebbe stata vissuta diversamente ed invece si è pensato che la soluzione fossero gli ospedali. Durante questi ultimi due anni ho prestato cure domiciliari a circa 3mila persone lasciate sole per via del Covid. Fin qui niente di strano se non fosse che il prossimo 28 gennaio si svolgerà all’Ordine dei Medici di Salerno un giudizio disciplinare nei miei confronti. Si dice che non ho seguito i protocolli terapeutici, che non avrei rispettato le disposizioni previste dal protocollo nazionale in materia di cura della patologia Covid19, che ho parlato contro la categoria, asserendo che i medici di base non fanno i medici, e che sono contro il vaccino, cosa peraltro non vera in quanto sostengo, semplicemente, che si dovrebbe vaccinare contro il Covid solo chi realmente ne ha bisogno e non chi, ad esempio, è guarito e nell’immediato ha gli anticorpi alti. Io ho solo seguito la mia coscienza di medico e di uomo”.
A testimoniare l’operato di Torre anche il sindaco di Pagani, Raffaele De Prisco, il quale sui social ha raccontato la sua esperienza: “Non voglio polemizzare con nessuno – afferma – il ruolo me lo impone. Vorrei solo portare la mia testimonianza da guarito Covid. Ero completamente asintomatico, non avevo perso né gusto né olfatto, vigeva la vigile attesa e la tachipirina. Approfittai dell’amicizia del mio vicino di casa, il dottore Gerardo Torre, che mi visitò le spalle e mi diagnosticò una polmonite che ho curato con 16 flebo, la saturazione era iniziata a scendere in modo preoccupante. Dopo essere guarito, mi sono state riscontrate le classiche cicatrici al polmone. Aggiungo che sono state a centinaia le richieste da parte dei nostri concittadini di soccorso domiciliare, per cui spesso ho approfittato della sua amicizia per soccorrerli. Se oggi posso scrivere, lo devo anche a lui. Grazie a tutti i medici che prestano cure domiciliari”.
L’Ordine dei Medici di Salerno preferisce non intervenire. “È in atto un procedimento che deve fare il suo corso – commenta Giovanni D’Angelo – sarà il consiglio di disciplina a valutare la problematica”.
“Ritorniamo a fare i medici. Se ci fosse stata più medicina territoriale – spiega – questa pandemia sarebbe stata vissuta diversamente ed invece si è pensato che la soluzione fossero gli ospedali. Durante questi ultimi due anni ho prestato cure domiciliari a circa 3mila persone lasciate sole per via del Covid. Fin qui niente di strano se non fosse che il prossimo 28 gennaio si svolgerà all’Ordine dei Medici di Salerno un giudizio disciplinare nei miei confronti. Si dice che non ho seguito i protocolli terapeutici, che non avrei rispettato le disposizioni previste dal protocollo nazionale in materia di cura della patologia Covid19, che ho parlato contro la categoria, asserendo che i medici di base non fanno i medici, e che sono contro il vaccino, cosa peraltro non vera in quanto sostengo, semplicemente, che si dovrebbe vaccinare contro il Covid solo chi realmente ne ha bisogno e non chi, ad esempio, è guarito e nell’immediato ha gli anticorpi alti. Io ho solo seguito la mia coscienza di medico e di uomo”.
A testimoniare l’operato di Torre anche il sindaco di Pagani, Raffaele De Prisco, il quale sui social ha raccontato la sua esperienza: “Non voglio polemizzare con nessuno – afferma – il ruolo me lo impone. Vorrei solo portare la mia testimonianza da guarito Covid. Ero completamente asintomatico, non avevo perso né gusto né olfatto, vigeva la vigile attesa e la tachipirina. Approfittai dell’amicizia del mio vicino di casa, il dottore Gerardo Torre, che mi visitò le spalle e mi diagnosticò una polmonite che ho curato con 16 flebo, la saturazione era iniziata a scendere in modo preoccupante. Dopo essere guarito, mi sono state riscontrate le classiche cicatrici al polmone. Aggiungo che sono state a centinaia le richieste da parte dei nostri concittadini di soccorso domiciliare, per cui spesso ho approfittato della sua amicizia per soccorrerli. Se oggi posso scrivere, lo devo anche a lui. Grazie a tutti i medici che prestano cure domiciliari”.
L’Ordine dei Medici di Salerno preferisce non intervenire. “È in atto un procedimento che deve fare il suo corso – commenta Giovanni D’Angelo – sarà il consiglio di disciplina a valutare la problematica”.