Mentre “a Roma discutono”, AstraZeneca è “espugnato”
7 Aprile 2021Sul rischio trombosi legato alla somministrazione del vaccino anticovid targato AstraZeneca si dice tutto ed il contrario di tutto e così in attesa di ulteriori pronunce da parte delle Agenzie del farmaco (si spera definitive e, per quanto possibili, chiarificatrici) fra la gente comune, dopo l’iniziale sconcerto è cominciata a serpeggiare l’aperta diffidenza ed il convincimento che il rimedio rischia di risultare peggiore del male.
Ieri si sono registrati rallentamenti e code in tutti i centri vaccinali di Napoli: moltissimi dei tremila convocati hanno, infine, rifiutato la vaccinazione AstraZeneca. I cittadini hanno rifiutato la dose del vaccino “incriminato” ma sono rimasti nei centri, cercando di convincere i medici a somministrare altri tipi di vaccino, di fatto allungando a dismisura il tempo che di solito viene invece utilizzato per ogni vaccinando e causando un aumento delle code all’esterno dei centri vaccinali.
E non si tratta di episodi registrati unicamente nel capoluogo campano. Questa pandemia nata, e non poteva essere diversamente, malissimo rischia di chiudere in farsa se non fosse che tale trasformazione è resa impossibile dai milioni di morti, sparsi in tutto il pianeta, che chiedono rispetto, verità e trasparenza.
Bisogna essere onesti, la tragedia pandemica si è sviluppata in maniera veloce e non ha lasciato molto spazio a chi per ruolo, ed ai vari livelli, era chiamato al delicato compito di contrastarla. Tuttavia non si può non registrare che tanti e grossolani sono risultati gli errori commessi. Non ultimo, la fretta di trovare un rimedio a qualunque costo e, soprattutto, immediato.
E purtroppo, almeno per ora e ci auguriamo di sbagliare, questa affannosa corsa contro il tempo la sta vincendo il virus.