Mentre a Roma si discute, Sapri e Polla “espugnate”
22 Novembre 2018#iocisononato, De Luca ridicolizza l’hastag simbolo della lotta per tutelare i punti nascita. A Sapri circa in tremila sfilano contro il provvedimento di chiusura ma intanto sembra emergere un atteggiamento “bivalente” del Governo regionale.
Il Governatore De Luca presenta la richiesta di proroga per i punti nascita di Sapri e Polla, salvo poi schernire e ridicolizzare l’hastag #iocisononato , divenuto ormai lo slogan della battaglia di un intero territorio che si oppone al provvedimento di soppressione.
Alla presenza di sindaci ed amministratori della provincia riuniti a Salerno, Vincenzo De Luca, con i toni che ormai lo contraddistinguono e che hanno fatto di lui una star della trasmissione “Striscia la Notizia”, sottolinea che “l’essere nato lì” ( a Polla o a Sapri), non rappresenta un buon motivo per tenere aperti tali punti nascita se il personale medico e paramedico non ha esperienza e preparazione nei parti, esperienza, secondo De Luca, derivante da numeri di parti effettuati, in questo caso almeno 500.
Ciò nonostante De Luca partecipa al tavolo nazionale tenutosi presso il Ministero dell’Economia sugli adempimenti trimestrali della sanità campana. Qui, il Governatore ha riproposto formalmente la richiesta di deroga relativa ai punti nascita della Campania e ha annunciato che la proposta della Regione andrà oltre. “Proporremo nella redazione finale del Piano Ospedaliero un rilevante aumento di Dea di I Livello”, afferma De Luca, il quale riaccende le speranze del territorio salernitano affermando che tra i nuovi DEA di I livello tra i quali dovrebbero rientrare anche gli ospedali di Polla, Sapri e Sarno. La versione conclusiva del Piano Ospedaliero sarà elaborata dagli uffici della Direzione Salute della Regione e inviata a Roma entro una settimana, al fine di ottenere l’approvazione definitiva entro dicembre.
Intanto contro il paventato s scippo dei punti nascita, questa mattina a Sapri sono scesi in campo i cittadini e le istituzioni del Golfo di Policastro, per difendere l’ospedale dell’Immacolata. Un mare di gente, al grido di “Giù le mani dall’ospedale”, ha invaso la cittadina della spigolatrice. Studenti, sindacati, comitati a difesa del diritto alla salute, cittadini e fasce tricolori hanno sfilato fino a piazza San Giovanni per urlare il proprio “NO” a tale provvedimento di soppressione. Per il sindaco di Sapri Antonio Gentile “l’ospedale di Sapri non si tocca. I cittadini se lo terranno stretto, così come dimostrato ampiamente con la manifestazione di questa mattina, e nessuna strada resterà intentata pur di riuscire a raggiungere tale obiettivo. Il diritto alla salute non ha colore politico, termina Gentile, e per questo non ci fermeremo davanti a nessuno”.