Michele Podda, la vittoria nel campionato è un’emozione impagabile

Michele Podda, la vittoria nel campionato è un’emozione impagabile

16 Agosto 2024 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Michele Podda, campione del Calcio a 5 inizia la sua luminosa carriera a Villaspeciosa, poi a Cagliari e due anni a Torino ma è Catania la formazione che gli assicura due scudetti.

Lo Sport richiede sacrifici, ma cosa si prova a vincere per due anni consecutivi il campionato nazionale di Futsal?

Vincere uno scudetto vuol dire secondo me proprio vedere ripagati quei sacrifici che si fanno. Chiaramente se ne fanno parecchi, ci sono tante rinunce dietro ma per come la vivo io patisco poco tutte queste cose, amo quello che faccio e quello che questo sport riesce a trasmettermi, dunque sento meno il peso di tutti i pensieri negativi che possono insorgere durante una stagione sportiva.

Credo che il sacrificio più grande sia star lontano dalla propria famiglia ma loro sono i miei primi sostenitori, vincere lo scudetto è stato bellissimo proprio perché ho visto nei loro occhi più felicità di quanta ne provassi io stesso in quei momenti

 Le isole sono nel suo destino. Nasce anche sportivamente in Sardegna ed è in Sicilia che ottiene la consacrazione. Ci narra le tappe salienti della sua brillante carriera?

Ho iniziato a giocare in Sardegna nella squadra del mio paese, poi sono passato in un’altra società in Sardegna che in quel momento giocava la Serie B, abbiamo ottenuto la promozione in Serie A2 e ci siamo rimasti per qualche anno. Nel 2020 la mia prima esperienza fuori Sardegna, a Torino nella L84, con loro ho avuto la fortuna di ottenere la promozione in Serie A. Ho esordito in Serie A l’anno successivo sempre con questa squadra di Torino in cui sono rimasto appunto due anni poi nel 2022 sono arrivato in Sicilia.

Un isolano in un’altra isola, mi sono sentito subito a casa e quest’anno inizio il mio terzo anno coi colori del Catania. Qui sto benissimo sia dentro che fuori dal campo, tutti mi hanno accolto benissimo e meritavano lo Scudetto

Ci sono atleti che del giusto regime alimentare fanno quasi un’ossessione. Altri che, entro certi limiti, se ne infischiano. Lei a quale categoria appartiene?

Chiaramente seguo una dieta abbastanza rigida e sinceramente mi piace seguirla perché mi permette di sentirmi meglio in campo ma soprattutto mi permette di stare in salute che è una cosa importantissima, che va aldilà dello sport. Ogni tanto mi concedo qualche sgarro, magari dopo le partite ma sono molto attento e autocritico da questo punto di vista.

 Il goal segnato che le ha dato più soddisfazione l’ha dedicato a qualcuno?

 Il gol segnato che mi ha dato più soddisfazioni è stato quello in Gara 2 della finale scudetto della passata stagione.

L’ho dedicato ai miei amici che erano presenti a vedere la partita e alla mia famiglia che come ho detto prima è sempre la prima a sostenermi in tutto ciò che faccio

Quali sono i suoi progetti per l’immediato futuro?

Ancora ho tanti anni di calcio a 5 davanti, voglio competere finché potrò e il mio corpo me lo consentirà ai massimi livelli, sperando di farlo per tanti altri anni con la maglia del Catania e con quella della Nazionale.

Per quanto riguarda il mio futuro extra campo mi piacerebbe investire in un centro sportivo perché sono un appassionato di tantissimi sport.