Ministero della Salute, in Italia nessuna variante Covid preoccupa
2 Gennaio 2023Con il forte incremento dei contagi in Cina, il resto del mondo sta ricorrendo a introdurre nuove restrizioni per i passeggeri in arrivo da quelle zone. Il ministero della Salute fa sapere di tenere la situazione sotto controllo. «La sorveglianza e la prevenzione, attraverso il sequenziamento, sono fondamentali per individuare con tempestività eventuali nuove varianti che possano destare preoccupazione e che, al momento, non risultano in circolazione in Italia», riferisce la nota del ministero della Salute nella quale si annuncia la prossima relazione del ministero in Cdm. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci sta valutando la possibilità di disporre il tamponamento obbligatorio per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina, si legge nella nota. Anche i dati Fiaso confermano il calo dei ricoveri Covid in Italia. Nell’ultima settimana scendono del 9,6%, dopo il -9,8% registrato in quella precedente, successivamente alla crescita costante osservata fra il 22 novembre e il 13 dicembre. Stabile il dato delle terapie intensive, dove cresce al 30% la percentuale di pazienti non vaccinati, con un’età media di 71 anni. Analizzando il dato complessivo – dettaglia la Fiaso – il 35% dei pazienti è ricoverato ‘per Covid’, ovvero perché ha sviluppato la malattia da Covid con insufficienza respiratoria o polmonite. E più dell’80% di questi pazienti ricoverati per Covid non ha ricevuto la prevista dose di richiamo negli ultimi 3 mesi, nonostante si tratti di soggetti di età superiore a 70 anni e con fragilità.
Intanto, anche la Commissione europea resta «pronta» a utilizzare il «freno di emergenza», la reintroduzione coordinata di restrizioni di viaggio, se dovesse rendersi necessario alla luce dell’evoluzione della situazione sanitaria in Cina, anche se per il momento non se ne vede il bisogno. Lo spiega all’Adnkronos una portavoce dell’esecutivo Ue, dopo che Pechino ha annunciato che dal prossimo 8 gennaio riprenderà a rilasciare passaporti per viaggi turistici, cosa che non faceva dalle prime fasi della pandemia di Covid-19. La Commissione osserva che «la variante BF7 Omicron» del coronavirus Sars-CoV-2, «prevalente in Cina, è già presente in Europa e non è riuscita a diventare dominante. Tuttavia, rimaniamo vigili e saremo pronti a utilizzare il freno di emergenza, se necessario». «Attualmente – sottolinea la portavoce – non ci sono più restrizioni per i viaggi in vigore sia all’interno che verso l’Unione europea. A ottobre la Commissione aveva proposto un aggiornamento delle due raccomandazioni del Consiglio sulla libera circolazione all’interno dell’Ue e sui viaggi nell’Ue per adeguarsi al miglioramento della situazione epidemiologica. Le restrizioni sono state revocate, ma è stato mantenuto un freno di emergenza che potrebbe essere attivato se necessario per reintrodurre le restrizioni in modo coordinato. Questi aggiornamenti sono stati concordati dagli Stati membri il 7 dicembre. È stato concordato di tornare a un approccio pre-pandemico alla libera circolazione e ai viaggi, senza alcuna misura correlata al Covid-19. Se la situazione epidemiologica lo richiedesse, le misure relative al Covid-19 potrebbero essere reintrodotte in modo coordinato e seguendo un approccio basato sulla persona. Ma ancora una volta, al momento non ci sono tali misure».
Fonte: Doctornews33