Mirko Caporusso: “Insegnare ai bambini a dare più importanza allo sport”
25 Dicembre 2021Il gioco del calcio è, tra tutti gli sport, quello più popolare in Italia. In ogni città, anche piccola, esiste un campo da calcio o comunque un pezzo di prato per potersi divertire con il pallone.
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un valido esponente di questo sport: Mirko Caporusso.
Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?
Penso che la prima ondata di Pandemia Covid-19 non sia stata facile da affrontare sia per me, sia per gli altri atleti. Come non è stato facile per alcune Società Sportive con meno possibilità economiche. A livello personale ho trovato difficoltà nel non continuare l’attività fisica data la continuità degli allenamenti di squadra. Ho trovato la giusta organizzazione di allenamento dopo almeno due settimane allenandomi in casa come abbiamo fatto un po’ tutti, ritrovando fortunatamente la mia condizione psicofisica.
Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Calcio in particolare le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?
Al giorno d’oggi dopo almeno 2 anni di pandemia, l’Italia ripresa, ha dato possibilità di riaprire tutti i centri sportivi con gli allenamenti di gruppo e ripresa di Campionati dove penso tutti siamo contenti. L’unico mio pensiero va a tutte la gente che ha perso i suoi cari per via di questa brutta situazione. Gli sono molto vicino.
Come a livello sportivo anche nella vita di tutti giorni, sono riaperte tutte le attività lavorative, dove precedentemente sono state sotto un continuo rischio di chiusura, che, personalmente, lo Stato nonostante i contributi promessi non solo alla ristorazione, non siamo stati ben risarciti, dove io non sono d’accordo.
Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per conseguire e mantenere il benessere psicofisico?
Per quanto riguarda lo Sport, a mio avviso è fondamentale che tutti i ragazzini di oggi, devono dare meno importanza a cose materiali e dedicarsi più alla vita sportiva/sociale. Perché lo sport come il calcio ti porta ad avere una vita sociale, sana e psicofisica.
Cosa le ha dato il Calcio in termini di crescita personale sociale e professionale?
Tornando a me, a livello individuale, esso mi ha dato tanto come, possibilità di conoscere e socializzare con gente con persone anche importanti nel livello calcistico. Mi ha fatto conoscere nuovi luoghi e stimoli positivi. Se non fosse stato per il calcio e per i miei genitori che sono stati in ogni singolo momento vicino a me, forse non sarei stato la persona che sono oggi a livello di crescita pur essendo una persona socievole.