Monaldi, l’otorinolaringoiatra è centro di riferimento regionale
27 Dicembre 2019Il primario Carlo Antonio Leone: “Nel 2018, nella divisione che dirigo da anni, abbiamo effettuati 1645 interventi, tra piccola, media e alta chirurgia.
Nel nuovo reparto di otorinolaringoiatria del Monaldi diretto da Carlo Antonio Leone domina il verde, colore allegro e simbolo della speranza. In quella divisione nuova di zecca centinaia di persone recuperano ogni anno l’udito grazie all’applicazione di impianti cocleari. “Siamo il centro di riferimento regionale – chiarisce il professore Leone – l’impianto cocleare è un device che si utilizza in pazienti con grave perdita dell’udito che non ottengono miglioramenti con le migliori protesi”. Sono interventi complessi e delicati che nella divisione di otorinolaringoiatria sono all’ordine del giorno diventando quasi “routine”. “I nostri pazienti sono bambini, adulti, anziani: gli impianti cocleari hanno l’importante funzione di consentire a chi è affetto da gravi forme di sordità di ripristinare la funzione uditiva. Operiamo molti bambini, ma l’applicazione di impianti cocleari si rivela importante anche per gli anziani perché migliora in maniera notevole il decadimento che sarebbe invece provocato dall’età. Nel 2018 abbiamo applicato 52 impianti cocleari”, chiarisce il direttore della divisione.
Carlo Antonio Leone lavora da circa quarant’anni nel Monaldi dopo una serie di stage annuali negli Stati Uniti ed a Parma, ai quali ha aggiunto lunghi soggiorni a Madrid e in Francia per conoscere nuove tecniche di chirurgia oncologica. Da un anno la prestigiosa divisione di otorinolaringoiatria del Monaldi ha un reparto tutto nuovo con ventuno posti letto, di cui tre per il day hospital. Uno staff medico di otto specialisti ai quali si aggiungono tre audiometristi, quattro logopedisti e quattordici infermieri.
Impressionante il numero degli interventi chirurgici eseguiti nel reparto di otorinolaringoiatria del Monaldi. “Nel 2018 ne abbiamo effettuati 1645 tra piccola, media e alta chirurgia. Nella divisione che dirigo da anni – ricorda Carlo Antonio Leone – lavoriamo soprattutto con pazienti che hanno problemi oncologici. Interveniamo su tumori della testa – collo e del basicranio. Un giorno alla settimana, il mercoledì, ci dedichiamo al “tumor board” in maniera multidisciplinare: nella mia divisione si occupano dei casi oncologici da trattare l’anatomo patologo, l’oncologo, il radiologo, lo specialista in medicina nucleare e il radioterapista e tutti insieme esaminiamo i casi dei singoli pazienti da operare per garantire a ognuno di loro un trattamento personalizzato”.
Reparto ad alto livello di umanizzazione e con una serie di specialisti pronti a occuparsi di uomini e donne che hanno riduzione dell’udito valutando i loro problemi con apparecchiature di ultima generazione. L’otorinolaringoiatria del Monaldi da anni è in prima linea per la riabilitazione di tutti i pazienti – molti di loro fumatori accaniti – operati per problemi oncologici alle corde vocali. Gli “atomizzati” dopo l’atto chirurgico vengono seguiti da esperti in foniatria che, giorno dopo giorno, li aiutano a recuperare l’uso della parola.
La divisione di otorinolaringoiatria è al piano terra dell’ala del Monaldi che ospita le varie divisioni chirurgiche nell’Azienda dei Colli. Il reparto diretto dal professore Carlo Antonio Leone si avvale della collaborazione della divisione di oncologia diretta da Vincenzo Montesarchio, reparto che segue centinaia di pazienti oncologici che hanno preferito l’organizzazione del Monaldi rispetto a quelle di altre strutture ospedaliere. “Per i pazienti oncologici – avverte il direttore Leone – rispettiamo le indicazioni dei Lea e li ricoveriamo in otorinolaringoiatria in quindici giorni. Per le patologie non tumorali l’attesa media è di circa tre mesi mentre per gli interventi al naso e ai seni paranasali i tempi si allungano e parliamo di una lista di circa sei mesi”.