Monaldi, trapianti e “misteri”
14 Novembre 2019Sembrano definitivamente tramontati i tempi belli (al timone c’era il professore Maurizio Cotrufo) in cui le polemiche erano poche ed i trapianti di cuore tanti.
Monta di nuovo la protesta del “Comitato genitori dei trapiantati di cuore e trapiantati adulti” ed il problema, che si trascina da almeno quattro anni, non sembra di facile soluzione. Magari quelli del Comitato saranno pochi e poco rappresentativi ma la loro voce si sente da lontano. In ogni caso, se si parte dalla considerazione che il tema che andiamo a trattare coinvolge la sofferenza dei trapiantati e delle loro famiglie, allora il numero non conta. La sofferenza merita sempre grande rispetto.
Ciò posto, nel tentativo di provare a dare un contributo di chiarezza alla vicenda che si ritorce innanzitutto contri gli assistiti, proviamo ad andare con ordine. A monte, c’è l’iniziativa di qualche anno fa – sempre del Comitato – che, lamentando pesanti disservizi e carenze strutturali, chiese ed ottenne un audit dal Ministero della salute e, per esso, dal Centro nazionale trapianti, all’epoca ancora guidato da Nanni Costa. Ne conseguì il provvedimento di sospensione dell’attività trapiantologica. Fu come gettare benzina sul fuoco di una protesta che assunse toni ancora più esasperati. Poi, più recentemente, il ripristino delle attività del Centro trapianti e, ed è storia dei nostri giorni, il ritorno della protesta portata avanti anche sfondando le porte della direzione sanitaria. E qui, ogni commento è superfluo.
Quindi a quanto sembra – e siamo alla fase due, recentissima – la richiesta del Comitato, indirizzata alla Direzione generale tutela della salute Regione Campania, di essere ricevuti insieme ai tecnici (medici del Monaldi?) e non attraverso la rappresentanza di una delegazione ma, per così dire, a ranghi completi. Nessun tecnico, avrebbero risposto dalla Direzione tutela della salute per la quale il solo interlocutore resta la Direzione strategica dell’Azienda ospedaliera dei Colli. Tuttavia la Direzione generale ha dato la propria disponibilità per un incontro con una delegazione. Eccessiva la distanza fra le parti e, alla fine, tutto si è concluso con un nulla di fatto. Chiuso il capitolo delle “trattative istituzionali” si è aperto quello delle denunce a mezzo stampa, laddove si coglie che il Comitato individua nell’eccessiva rissosità dei responsabili del Centro trapianti di cuore il motivo dei lamentati disservizi.
Un Centro trapianti, quello del Monaldi, che vive la singolare condizione, più unica che rara, di essere uno e trino: i bambini da zero a dieci anni vengono seguiti dal dottore Guido Oddo che, peraltro, vanta una casistica di oltre trecento interventi cardiochirurgici l’anno; i ragazzi da 10 a 18 anni, affidati al dottor Andrea Petraio ma “con licenza” di operare anche adulti; gli adulti trattati dal dottor Ciro Maiello, professionista stimato e figura di riferimento storica per i trapianti di cuore in Campania.
Sarebbe, dunque, il dissidio interno che si riverserebbe sulla qualità dell’assistenza, ad alimentare la protesta? Abbiamo girato la domanda a Luigi Savino, presidente dell’Acti, l’associazione trapiantati e trapiantandi di cuore (raccoglie l’adesione di oltre 400 pazienti) parte terza rispetto ai presunti contendenti. “Non mi risultano, nel modo più assoluto, dissapori di sorta fra Il dottore Guido Oppido e il dottore Ciro Maiello”. Questa la laconica risposta.
Ed il “terzo incomodo”, vale a dire il dottore Petraio? Non è dato sapere. Resta il “giallo” di un film a puntate che, ne siamo certi, si arricchirà presto di nuovi episodi.
A rimetterci, come sempre, soprattutto gli ammalati ma anche il buon nome di una struttura che rappresenta un vanto della sanità campana. E questo, soprattutto in relazione al primo aspetto, non può essere più tollerato.
Infine – così almeno chiudiamo in bellezza – l’arrivo di una delibera della Direzione strategica dell’Azienda dei Colli che approva il progetto esecutivo “di adeguamento impiantistico e igienico – funzionale dei locali siti al quarto piano ala anteriore destra Ospedale Monaldi per la definitiva sistemazione del reparto Trapianti di organi”.
Una vera boccata di ossigeno che, speriamo, possa contribuire a rasserenare animi ed ambiente, nell’interesse di tutti.