
Morbillo, Iss: 127 casi dal primo gennaio. Oltre il 90% non vaccinato
14 Marzo 2025Dal primo gennaio 2025 al 28 febbraio 2025 “sono stati notificati 127 casi di morbillo, di cui 117 (92,1%) confermati in laboratorio, 3 probabili e 7 casi possibili (53 nel solo mese di febbraio). Tra i casi segnalati nel 2025 16 (12,6%) sono casi importati. Quindici Regioni e province autonome hanno segnalato casi, di cui sette (Lombardia, Veneto, Liguria, Marche, Lazio, Campania e Sicilia) hanno segnalato complessivamente il 79,5% dei casi (101/127). L’incidenza più elevata è stata osservata in Sicilia (50,1/milione abitanti) seguita dalla provincia di Trento (44,0/milione), dalle Marche (36,4/milione) e dalla provincia di Bolzano (33,5/milione). A livello nazionale, l’incidenza nel periodo è stata pari a 12,9 casi per milione di abitanti”. È quanto emerge dal nuovo numero del bollettino periodico ‘Morbillo & Rosolia News’ curato dalla Sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
L’età mediana dei casi segnalati, sempre nei primi due mesi dell’anno, è pari a 30 anni (0 – 71 anni). Il 52,0% ha un’età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 24,4% ha più di 40 anni di età. Tuttavia -evidenziano gli esperti – l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (60,4 casi per milione). Sono stati segnalati 8 casi in bambini con meno di un anno di età. Lo stato vaccinale è noto per 115 casi dei 127 segnalati (90,6%), di cui 104 casi (90,4%) erano non vaccinati al momento del contagio, 8 casi (7,0%) erano vaccinati con una sola dose e 1 caso (0,9%) era vaccinato con due dosi. Per i rimanenti 2 casi (1,7%) non era noto il numero di dosi effettuate”.
“Circa un terzo dei casi (37,8%) ha riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequentemente riportate sono state polmonite (19) e diarrea (17) – analizza l’Iss – È stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Per il 56,7% dei casi (72/127) viene riportato un ricovero ospedaliero e per un ulteriore 11,0% (14 casi) una visita in pronto soccorso. L’informazione sull’ambito di trasmissione è nota per il 48,0% dei casi segnalati (61/127). La trasmissione è avvenuta principalmente in ambito familiare (55,7%). Tredici casi (21,3%) si sono verificati a seguito di trasmissione in ambito sanitario (nosocomiale o ambulatorio medico), 9 (14,8%) casi durante viaggi internazionali, 4 (6,6%) hanno acquisito l’infezione in ambito lavorativo (non medico). Tra i casi segnalati, 13 sono operatori sanitari, di cui 10 non vaccinati, 1 vaccinato con due dosi e per 2 casi non è noto lo stato vaccinale. Il 44,4% (52/117) dei casi di morbillo confermati in laboratorio sono stati genotipizzati, di cui 36 con genotipo D8 e 16 con genotipo B3”.