Moreno Porcu: “Non danzo per ottenere qualcosa ma perché ne ho bisogno”
15 Dicembre 2022Moreno Porcu nasce a Cagliari il 15 novembre 1988, è un ballerino professionista, coreografo e istruttore italiano. Sin da piccolo ha mostrato la sua passione per la danza, all’età di 15 anni il ballerino comincia a disputare le sue prime competizioni e durante la sua carriera ha conquistato due primati nazionali nel ballo latino-americano.
Nell’ottobre del 2022 arriva il debutto sul grande schermo entrando nel cast della trasmissione televisiva Ballando con le Stelle di Milly Carlucci.
La danza è arte visiva per eccellenza, unita alla musica ed alla recitazione dà vita ad un cocktail esplosivo che inebria la mente non solo dei cultori ma di tutti coloro che si avvicinano a questa eccelsa espressione artistica.
Io penso che la danza sia un codice espressivo universale…tutto può essere danza, anche i gesti più semplici della vita quotidiana possono diventarlo. Questo codice diventa “magico” nel momento in cui chi si esprime lo fa attraverso la sua anima…è lì che la danza acquisisce un senso, quando viene utilizzata come veicolo di un qualsiasi messaggio da far arrivare a chi guarda.
Come è nata la passione per la danza?
La prima volta che ballai fu, per caso, all’età di 7 anni in una piazza del mio paese… dove l’entusiasmo di una coppia del mio paese mi travolse durante la serata. La vera passione però cominciò più tardi, all’età di 13 anni, quando mia Zia mi porto con sé ad un corso di ballo che frequentava.
Danza non è solo scintillio di luci e spettacolo che tocca i cuori e le menti, ma anche sacrificio quotidiano e allenamento per poter puntare a performance di alto spessore.
Come tutte le cose fatte bene, con criterio, anche per la danza valgono le regole dello studio, della dedizione, della disciplina, della sofferenza, della tenacia e della testardaggine. Sembra paradossale quanto tutte queste parole mi abbiano sempre reso felice durante la mia carriera e continuino a farlo!
Nureyev o Baryshnikov?
Non arrivo da un’estrazione classica ma mi sento di dire entrambi siano formidabili danzatori. Baryshnikov per la sua precisione e “pulizia” anche nei minimi dettagli, Nureyev per la sua naturalezza durante le sue performances.
Ribadiamo, quella del ballerino è una vita anche di duri sacrifici. A conti fatti, la danza è riuscita a ripagare tutte le sue aspettative?
Per quanto mi riguarda, ballare è un’esigenza … non danzo per ottenere qualcosa ma perché io ne ho bisogno. Ci sono tanti sacrifici che accompagnano la vita di un ballerino ma chi danza con il cuore non li vive come tali ma come una circostanza che ti fa compagnia durante il percorso.
Come è risultata questa esperienza televisiva in una trasmissione che da anni è sulla cresta dell’onda. Ti ha aiutato a scoprire qualcosa di te che non conoscevi?
L’esperienza di Ballando con Le Stelle è arrivata inaspettatamente. Mi sono dovuto interfacciare con alcuni aspetti della mia persona che non avevo mai analizzato prima. Il mio partner Alex di Giorgio mi ha aiutato tanto in questo frangente e mi ha permesso di esprimere quello che per me la danza rappresenta , una cura per l’anima. Ringrazio Milly Carlucci e tutta produzione per l’indescrivibile lavoro che fanno tutti i giorni per noi che stiamo davanti alle telecamere. Mi sento molto fortunato.