Muore a 15 anni dopo un tentativo di rapina
1 Marzo 2020Il ragazzo ha tentato di rapinare un Carabiniere in abiti civili. Dalla sparatoria è scaturito il grave ferimento e la corsa al “Pellegrini” dove i parenti hanno devastato il Pronto soccorso.
Una vita bruciata senza un perché. Il reato che in certi ambienti diventa “bravata” e alla fine la tragedia, grande, di una vita mai vissuta. Succede anche questo nella città del miracolo di San Gennaro e delle “stese”, di Eduardo e della criminalità minorile. Al di là delle modalità che l’hanno prodotta, la morte di un adolescente genera scalpore e dolore. Non così la reazione rabbiosa di parenti ed amici che, colpiti dalla tragedia, non trovano di meglio che distruggere arredi e locali del pronto soccorso del centro storico, rendendolo inutilizzabile.
A seguito del decesso di un giovane ferito da arma da fuoco (U.R., 10.04.2004) – si legge nella nota dell’Asl – il PS dell’ospedale dei Pellegrini è stato devastato (!!!) dalla rabbia dei parenti; nel corso del sopralluogo eseguito alle ore 7,00, constatato danni ad arredi e attrezzature nonché l’assenza delle condizioni igienico-sanitarie tali da non permettere lo svolgimento delle attività assistenziali di emergenza in sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori, alle ore 7,30 abbiamo dichiarato la sospensione del servizio di Pronto Soccorso dei Pellegrini.
A seguito di tale “sospensione” è iniziato il trasferimento di otto pazienti presenti al Pronto Soccorso nei reparti dello stesso presidio ospedaliero ovvero – con ausilio del Servizio 118 – in altri ospedali cittadini.
Sono già iniziate le attività necessarie a ripristinare quanto prima possibile l’attività di Pronto Soccorso tenuto conto dell’importanza che tale Presidio Ospedaliero riveste nell’ambito della rete cittadina.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza a tutti gli operatori sanitari che, questa notte, hanno subito aggressioni fisiche e insulti e che, nonostante tutto, hanno continuato a garantire l’assistenza ai pazienti.
Insomma, al danno materiale diretto ai locali del nosocomio anche quelli indiretti, non meno gravi, all’organizzazione sanitaria cittadina, già messa a dura prova dall’emergenza coronavirus.
Il filmato della devastazione…