Napoli, cos’è il Museo delle Arti Sanitarie e Storia della Medicina
9 Ottobre 2024Il 23 marzo del 1522, sull’antica collina di Caponapoli, la Real Santa Casa di Santa Maria del Popolo degli Incurabili fu fondata dalla Venerabile Maria Lorenza Longo (1463-1542). Alla nuova istituzione collaborò anche san Gaetano da Thiene. Medici illustri, predicatori e santi, insieme a volontari e benefattori costituirono un’autentica testimonianza della carità e della cultura medica. L’ospedale rappresentò un polo dell’assistenza medica e della cultura scientifica non di Napoli: dall’Accademia degli Oziosi e dalla cultura medico-filosofica al razionalismo illuminista, sino alla Scuola Medica Napoletana nell’Ottocento, che rappresenta un capitolo fondamentale della storia sanitaria del Paese, ed ebbe illustri esponenti come Severino, Cotugno, Quadri, Amantea, Santoro, Boccanera, Troja, Cirillo, fino a san Giuseppe Moscati. L’Associazione “Il Faro d’Ippocrate” ha dato vita al Museo delle Arti Sanitarie e Storia della Medicina. Le collezioni comprendono circa 15.000 oggetti: antichi strumenti medico-chirurgici e scientifici, documenti, reperti anatomopatologici, preparati a secco e in formalina, cere e rilievi anatomici del secolo XVIII, ricostruzioni di farmacie storiche. Il percorso di visita comprende la Farmacia storica (ove sono collocati 450 tra albarelli e idrie maiolicati), la Chiesa di Santa Maria del Popolo, la Quadreria, il Chiostro di Santa Maria delle Grazie, la Chiesa di Santa Maria Succurre Miseris dei Bianchi della Giustizia.
Cos’è ACOSI
L’Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani (ACOSI) è un’associazione culturale no profit nata nel 2019 tra Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, IRCCS, Musei ospedalieri di storia medico-sanitaria, in possesso di significativo patrimonio artistico, storico, culturale ed architettonico, che coniugano la propria tradizione di cura e assistenza con azioni di conservazione, valorizzazione e promozione del proprio patrimonio artistico e culturale. Soci fondatori sono: Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, Ospedale Civile SS. Giovanni e Paolo di Venezia, Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Ospedale Santo Spirito in Sassia di Roma e Museo delle Arti Sanitarie nell’Ospedale degli Incurabili di Napoli. Nel 2024 la rete ACOSI è cresciuta ancora con l’adesione di altre antiche istituzioni ospedaliere, di cui quattro attive in Campania.