Napoli, il calcio al tempo del Covid
25 Giugno 2020Sottoscritto un protocollo d’intesa volto ad assicurare un costante monitoraggio ai calciatori del Napoli, tra la società sportiva e il policlinico Federico II.
Riparte il calcio ma in sicurezza. La pandemia determinata dal Coronavirus ha allentato la sua morsa ma il temibile nemico non è stato ancora sconfitto ed è, anche se risulta meno aggressivo, ancora presente in Italia. Per questo motivo è importante seguire tutti quei comportamenti atti a contrastare una nuova diffusione del virus su larga scala. Questo vale anche per lo sport, in particolar modo per il calcio, dove gli atleti sono in contatto costante. Quindi la necessità, oltre alle misure di sicurezza come lo svolgimento delle partite a porte chiuse, di tenere sotto monitoraggio costante la salute dei giocatori. Nasce da queste premesse il protocollo d’intesa sottoscritto dal presidente del calcio Napoli, Aurelio De Laurentis, e il direttore generale del policlinico federiciano, Anna Iervolino. “In vista della ripresa delle attività sportive, la Società Sportiva Calcio Napoli ha interesse ad offrire a tutti i componenti della Prima Squadra – si legge tra l’altro nel protocollo – (ivi inclusi giocatori, staff tecnico, staff medico ed alcuni dipendenti) la possibilità di sottoporsi a test diagnostici volti a rilevare, mediante l’estrazione di materiale biologico dal cavo faringeo, nonché con prelievo ematico per la determinazione IGM e IGG, l’eventuale presenza del virus SARS-CoV-2”.
L’accordo sottoscritto avrà la durata di dodici mesi, eventualmente rinnovabili. E prevede l’esecuzione degli esami su richiesta della società calcistica. L’Azienda provvederà ad analizzare i Test e a comunicarne tempestivamente i risultati alla SSCN. L’Azienda policlinico ha individuato il professor Vincenzo Mirone, quale referente per ogni aspetto operativo.