Napoli, impennata di positivi fra i bambini
20 Gennaio 2022Dopo la preoccupazione espressa in questi giorni da Rodolfo Conenna, direttore generale dell’ ospedale pediatrico Santobono, sull’impennata dei casi Covid fra i bambini e la denuncia del governatore De Luca sugli oltre 25mila positivi registrati sempre fra i ragazzi in età scolare, questa volte a lanciare l’allarme dai microfoni di Radio Crc, è iI manager dell’Asl metropolitana, Ciro Verdoliva: “Nel distretto di Napoli 1 centro, quindi su Napoli, Capri e Anacapri, dal 20 dicembre al 19 gennaio c’è stato per la fascia di età da 0 a 5 anni un incremento del 171% dei positivi, dai 6 ai 10 anni del 123% è tra 11 e i 13 anni del 115%. Quindi siamo passati da 2.146 nuovi positivi negli ultimi 10 giorni di dicembre a 4.978 nuovi positivi, esclusi quelli precedenti”.
Verdoliva ha poi aggiunto: “Questi dati sono poi da confrontare con i positivi delle segnalazioni delle scuole. Il fatto dissonante è che nel periodo 10-16 gennaio noi abbiamo avuto in totale 145 segnalazioni, quindi c’è un dato completamente diverso tra quelli che sono i nuovi positivi che recuperiamo dai tamponi eseguiti e i nuovi positivi che invece ci segnalano le scuole. Questo significa che non riusciamo a seguire il tracciamento, nonostante abbiamo organizzato una serie di risorse umane dedicate solo alla scuola”.
Quindi l’appello del direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro ai genitori “affinché segnalino tempestivamente la positività alle scuole, in modo da agire per prendere in carico i contatti stretti”.
“È un aiuto che chiediamo perché questo dovrebbe farlo l’Asl – ha concluso Verdoliva – ma quando si hanno da settimane mediamente 4 mila positivi al giorno solo su Napoli, questo è impossibile. Dai dati possiamo vedere lo tsunami che ci ha investito dal mese di dicembre con un picco importante a gennaio, raggiungendo in alcuni casi i 6mila positivi al giorno. Sulla città di Napoli in questo momento abbiamo 46mila positivi contemporaneamente, e se con una stima a ribasso ad ogni positivo associamo 3 contatti stretti che devono andare in isolamento, ce ne sono altre 120mila”.