Napoli, la Cultura scende in piazza…del Carmine
23 Gennaio 2020In ricordo dell’avvocato e filosofo, Gerardo Marotta, il Museo delle arti sanitarie del capoluogo campano aderisce alle celebrazioni della Repubblica napoletana del 1799.
Una chiamata a raccolta per risollevare il patrimonio culturale di Napoli dall’incuria e dal degrado nel nome di Gerardo Marotta. È la proposta lanciata dal Museo delle Arti Sanitarie di Napoli che ha trovato adesione in altre istituzioni ed associazioni culturali (Accademia Filangieri Della Porta, Napoli Bene Comune, VivoaNapoli, Filosofia Fuori le Mura, Evaluna). L’incontro è previsto per domani, venerdì 24 gennaio, in due momenti diversi della giornata. In mattinata alle 11.00, i volontari del Museo delle Arti Sanitarie saranno presenti in piazza del Carmine alla cerimonia in ricordo della nascita della Repubblica Napoletana del 1799 e, in particolare, ricorderanno il notevole ruolo che ebbero gli studenti di medicina e i loro docenti degli Incurabili nella conquista della città da parte delle truppe francesi.
‘’La professione medica pare che sia stata presa di mira dalla persecuzione contro rivoluzionaria. Sarà un giorno oggetto di ammirazione per la posterità l’ardore che i nostri medici avevano sviluppato per la buona causa. I giovani medici del grande ospedale degli Incurabili formavano il ‘Battaglione Sacro’ della nostra Repubblica’’. A dirlo è Vincenzo Cuoco nel suo saggio storico sulla Rivoluzione napoletana del 1799.
Simbolicamente una delegazione delle citate associazioni, coordinata da Nino Daniele presidente dell’associazione Città d’Arte e Cultura e da Massimiliano Marotta presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, deporrà alle 12.30 al Museo delle Arti Sanitarie (accesso Ospedale degli Incurabili in Via L. Armanni) una corona ai piedi della statua di Domenico Cirillo, medico agli Incurabili e martire della reazione controrivoluzionaria, giustiziato il 29 ottobre 1799.
Qui si terrà un raccolto momento di riflessione leggendo alcune pagine dai discorsi accademici di Domenico Cirillo. L’iniziativa del 24 gennaio rappresenta la prima tappa di un percorso che nel 2020 vedrà, all’interno del Museo delle Arti Sanitarie dibattiti sullo stato dell’arte e della cultura a Napoli per contrastare il degrado e l’incuria del territorio. Infatti, tutte le associazioni hanno convenuto sulla necessità di impegnarsi a formare i giovani cittadini per fiancheggiare le istituzioni preposte che spesso non riescono a fronteggiare il manifesto degrado dei monumenti in città. Una biblioteca, un museo sono una goccia diluita in un mare di indifferenza ai problemi della città se non riescono a trasmettere ai suoi abitanti la percezione di quanto il degrado culturale può danneggiarli.