Napoli, manifestazione contro l’autonomia differenziata
17 Marzo 2024Più di cinquemila persone, secondo gli organizzatori, hanno sfilato nel centro di Napoli per dire ‘no’ alla riforma dell’autonomia differenziata.
In piazza non solo Napoli e la Campania, ma anche delegazioni dalla Puglia, dalla Basilicata, dalla Calabria e persino dal Veneto e dal Piemonte, per chiedere lo stop del provvedimento in nome “dell’unita nazionale” e della parità di diritti fra tutti i cittadini a cominciare da istruzione e sanità.
I manifestanti hanno chiesto al Governo di “non tagliare l’Italia” affermando che se l’autonomia sarà legge ‘il Sud è spacciato”. Tantissime le bandiere gli striscioni che hanno accompagnato il corteo partito da piazza Garibaldi e arrivato in piazza Plebiscito. Il no all’autonomia ha visto sfilare insieme esponenti di partiti del centrosinistra (Pd, M5s, Avs), sindaci, sigle sindacali, movimenti studenteschi, movimenti civici, associazioni, l’Anpi, Potere al popolo. Presente anche il leader M5s Giuseppe Conte, oggi impegnato in due appuntamenti in Campania.
Sul fronte delle istituzioni locali presente il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Assenti il Comune di Napoli e il sindaco Gaetano Manfredi. Un’assenza che è stata sottolineata dai manifestanti nel momento in cui il corteo ha fatto sosta in piazza Municipio, proprio davanti alla sede dell’amministrazione comunale. C’erano invece due ex sindaci, Antonio Bassolino e Luigi de Magistris. Nel corso della manifestazione, è stato letto un messaggio inviato dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Alla testa del corteo, la direttrice artistica del teatro Trianon, Marisa Laurito, secondo cui “l’autonomia differenziata per il Sud sarebbe un disastro: siamo stanchi di essere trattati come la ruota di scorta dell’Italia”.