Napoli, restituita la vista a 12 bambini

La notizia è di quelle che non possono essere passate sotto silenzio perché rende felici dei piccoli pazienti, orgogliosi noi campani nello scoprire le eccellenze della nostra Sanità. Nella capitale morale del Sud, Napoli, ha preso forma e sostanza l’applicazione di una nuova terapia genica, che ha consentito di restituire la vista a dodici bambini.  Napoli, dunque è la prima città in Italia a fornire a piccoli pazienti affetti da distrofia retinica ereditaria questo tipo di terapia, voretigene neparvovec di Novartis, che consente di curare una rara forma di distrofia retinica ereditaria, legata a mutazioni in entrambe le copie del gene RPE65. La terapia è frutto di una sperimentazione iniziata già 20 anni fa, portata avanti pionieristicamente dal gruppo del prof. Alberto Auricchio, ordinario di genetica dell’Università Federico II, con la collaborazione tra l’Università Vanvitelli, guidata dal prof. Francesca Simonelli, la Fondazione Telethon e il Children Hospital di Philadelphia. In particolare sono stati curati dodici bambini, provenienti da diverse regioni del Centro e del Nord Italia, che hanno riacquistato la vista grazie ad una microscopica puntura molecolare, rendendo Napoli un punto di riferimento nazionale per il trattamento di malattie rare della retina. Francesca Simonelli, professore ordinario di Oftalmologia e direttrice della Clinica Oculistica dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli ha spiegato che si è trattato di uno studio lungo e complesso durato 20 anni, condotto con studi in vitro su modelli animali che nel 2008 ha coinvolto i primi tre pazienti con risultati significativi. Alleghiamo a questo nostro articolo il link della prestigiosa rivista scientifica IOVS (Investigative Ofthalmology & Visual Science) per permettere a chi volesse di approfondire ulteriormente questa importante conquista della nostra ricerca medica: /iovs.arvojournals.org/article.aspx?articleid=2689108