Nella Circumvesuviana il distanziamento è un optional

Nella Circumvesuviana il distanziamento è un optional

26 Settembre 2020 0 Di Gaetano Milone

Mentre il governatore De Luca minaccia “neochiusure” e misure ancora più rigide, sotto il suo naso c’è chi va, è proprio il caso di dire, in direzione opposta.

 

Da giorni con una “faccia tosta” senza precedenti è comparsa una locandina nei vagoni della più sgangherata e vergognosa ferrovia italiana, l’ex Circum ora Eav, che permette in virtù delle indicazioni del Dpcm del 07 settembre 2020, l’uso di tutti i posti a sedere e, nel rispetto della distanza interpersonale, di utilizzare i corridori ed i vestiboli distribuiti lungo gli stessi”. Un via libera, una legalizzazione “all’assalto alla diligenza” come avviene da tempo con la ripresa delle attività lavorative nelle principali città, Napoli compresa, toccate ma non “servite”, da una ferrovia da Far West, con il Covid 19 in agguato. Come contentino agli aspiranti contagiati da Coronavirus, costretti tutti i giorni a viaggiare in condizioni disumane, l’uno attaccato all’altro per il super affollamento, “è vietato l’ingresso a bordo dei mezzi di trasporto ai passeggeri che non indossino la mascherina di protezione”.

E lunedì con l’inizio delle scuole ad ingrossare le fila dei poveri pendolari costretti a subire angherie di ogni genere da una Società di Trasporti, sanguisuga di denaro pubblico (oltre seicento milioni di lire per il ripianamento di conti eternamente in rosso) studenti ed insegnanti a “contatto diretto”, sui sedili senza distanziatori e soprattutto in corridoi dove è impossibile muoversi.

Eppure quegli stessi studenti, una volta a scuola, andranno a sedersi su un banco monoposto e a rispettare il metro di distanza, oltre ad usare gel per disinfettare spesso le mani e l’immancabile mascherina.

Inoltre, ancora non si sa chi dovrà far rispettare le poche norme antiCovid sui vagoni Eav, figli di madre vedova della defunta Circum, considerato che capotreno e macchinista trovano giusto riparo nella cabina di pilotaggio.

Una situazione ai limiti della disorganizzazione più totale con un Presidente della Giunta regionale che minaccia ferro e fuoco per i prossimi giorni, visto l’aumento delle positività in Campania, ma si dimentica di “sostituire”, una volta per tutte, una Società disastrata a cui nessuna cura potrà ridare sicurezza e funzionalità.