Neonati pretermine non critici, l’uso precoce di antibiotici può migliorare la prognosi
25 Aprile 2023L’uso precoce ma giudizioso di antibiotici, in particolare evitando farmaci ad ampio spettro nei casi non critici, può migliorare la prognosi dei neonati pretermine ricoverati in terapia intensiva neonatale (UTIN). Ecco le conclusioni di uno studio pubblicato su Pediatrics e firmato da Weiyin Yu della Divisione di neonatologia presso l’Ospedale pediatrico all’Università di Fudan, Shanghai, Cina, e colleghi, che hanno voluto verificare se l’uso, la durata e i tipi di antibiotici modificassero la prognosi dei neonati pretermine.
«Circa l’80% dei neonati con peso alla nascita molto basso o pretermine ha ricevuto antibiotici durante la prima settimana di vita, ma una terapia utilizzata in modo così ampio non genera solo benefici, ma può associarsi anche a un aumento della mortalità e morbilità nei bambini senza vere infezioni» esordisce Weiyin, precisando che diversi studi recenti hanno valutato l’associazione tra uso precoce di antibiotici e prognosi neonatale, con risultati tuttavia incoerenti. «E per quanto ne sappiamo nessuno studio ha finora valutato la relazione tra uso precoce e tardivo di antibiotici» scrivono gli autori, che in una coorte di 27.532 neonati pretermine ricoverati in 25 Unità di terapia intensiva neonatale in Cina entro 24 ore dalla nascita nel periodo 2015-2018, hanno verificato la correlazione tra uso, durata e tipi di antibiotici usati precocemente e mortalità e morbilità neonatali. I criteri di esclusione includevano: (1) morte o dimissione entro 7 giorni dalla nascita; (2) anomalie congenite maggiori; (3) morbilità correlate alle infezioni entro 7 giorni dalla nascita; e (4) dati di errore sull’uso di antibiotici. Le morbilità correlate alle infezioni includevano sepsi dimostrata da coltura, sepsi clinica, polmonite associata a ventilazione meccanica, infezione del tratto urinario, enterocolite necrotizzante (NEC), perforazione intestinale spontanea e qualsiasi intervento chirurgico. Dell’intera coorte, 18.302 neonati (85%) hanno ricevuto antibiotici precoci, con una durata media della terapia di 6 giorni.
E i risultati parlano chiaro: l’uso precoce di antibiotici, specie ad ampio spettro, tra i neonati non critici correla con un aumento della displasia broncopolmonare e con l’uso tardivo di antibiotici. «L’uso precoce e giudizioso di antibiotici tra i neonati non critici, in particolare evitando un uso prolungato e farmaci ad ampio spettro, può migliorare la prognosi neonatale, con un impatto significativo sull’uso di antibiotici nelle UTIN» concludono i ricercatori.