“Nessuno sminuisca i medici di famiglia”

“Nessuno sminuisca i medici di famiglia”

24 Agosto 2019 0 Di La Redazione

Silvestro Scotti su Giorgetti: “Un sottosegretario un po’ sconnessodal mondo reale richiamato da Salvini, e che ignora il mondo dei sondaggi: quasi paradossale”.

Silvestero Scotti

“La crisi di governo deve aver mandato in confusione il sottosegretario della Lega Giorgetti, che evidentemente non riesce più a leggere in modo chiaro i sondaggi altrimenti ci spieghi come mai si richiama la sovranità popolare e poi non la si rispetta. I sondaggi, infatti, vedono i medici di famiglia a più dell’80% di gradimento primi tra tutte le figure dell’Sistema sanitario nazionale, e lui ci insegna che il popolo si rispetta sempre non a corrente alternata. Se avesse letto con attenzione gli ultimi dati disponibili si sarebbe infatti accorto che sono sempre più gli italiani che ricorrono al medico di famiglia. Questo senza considerare che la rete della medicina di famiglia, con la sua prossimità al paziente, ricoprirà sempre più un ruolo primario nella sanità pubblica, soprattutto nella gestione delle cronicità in un paese (l’Italia) che vede costantemente innalzarsi l’età media”. Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg, risponde a quanto dichiarato da Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, nel suo intervento di oggi al Meeting di Rimini.

“Pur comprendendo lo stress di un momento politico che vede il sottosegretario evidentemente sotto pressione – ironizza Scotti – non possiamo che stigmatizzare dichiarazioni che denotano un tale distacco dal mondo reale, oltretutto in contrasto con le affermazioni al Senato del leader della Lega Matteo Salvini che, invece, ha sottolineato l’evoluzione determinata dall’invecchiamento della popolazione.  Un’evoluzione demografica che imporrebbe a Georgetti, per restare nel reale, innanzitutto, di venire nei nostri studi e sale d’attesa e vedere se sono vuoti e quale siano il modello e i tempi di cura della medicina di famiglia”.

“Magari, potrebbe approfittarne per fare visita allo studio di un medico di famiglia – chiude Scotti – scoprirebbe certamente che in una società come la nostra, sempre più attenta ai numeri e meno alle persone, il medico di famiglia è uno dei pochi baluardi che resistono a tutela della salute dei cittadini come persone e non come numeri di sondaggi che si usano quando ci piace”.