Nicholas Gasperini: “La forza di volontà e la tenacia sono le cose più importanti”

Nicholas Gasperini: “La forza di volontà e la tenacia sono le cose più importanti”

18 Giugno 2023 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

La prima fase della pandemia l’ho vissuta come tutti penso a casa, poi dovendo entrare nel cdfp di prato ho ricominciato l’attività di sport molto prima di altra gente, per il contagio era difficile perché comunque eravamo 30 ragazzi in un collegio quindi il rischio di contagio era alto, però con tutte le precauzioni siamo riusciti ad andare avanti.

Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?

Si allo sport questa pandemia ha recato molti problemi non principalmente dal mio punto di vista ma per quello degli altri si ha recato molti danni per via dello stop per più di 1 anno.

Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Quando ero piccolo il rugby non lo conoscevo minimante sono stato avvicinato a questo sport per puro caso da mia madre, e andando avanti con gli anni mi sono sempre di più appassionato, fino ad arrivare a livello professionistico.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Dal mio punto di vista la forza di volontà e la tenacia sono le cose più importanti, penso che senza una di queste due cose non puoi arrivare al tuo obbiettivo sono un focus che bisogna sempre avere in mente particolarmente negli sport di combattimento come il rugby.

Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi  che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

Un consiglio che posso dare ai ragazzi è quello di credere sempre ai propri sogni, perché non sempre partendo dall’alto arrivi in alto, molto spesso serve partire dal basso per poter arrivare in alto.