Nicola Della Valle, il calcio mi ha aiutato a trovare la luce nei momenti bui

Nicola Della Valle, il calcio mi ha aiutato a trovare la luce nei momenti bui

14 Febbraio 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Lo sport, praticato a qualunque livello, è in grado di migliorare non solo la forma fisica ma, con questa, anche il benessere psicologico. Grazie a fattori sia psicologici che fisiologici, il movimento fisico aiuta a migliorare il tono dell’umore e la resistenza allo stress.

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con Nicola Della Valle.

-Oltre 100 presenze nel campionato Sammarinese Serie A con la maglia del Tre Fiori.
-4 presenze in Uefa Europa League e Uefa Champions League.
-Oltre 20 presenze nelle nazionali di San Marino.

Come hai vissuto e come vivi, come hai affrontato e come affronti la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili e severe misure restrittive?

Soprattutto nella prima ondata la paura del contagio ha avuto un impatto importante sulla vita mia e della nostra comunità, mi ritengo fortunato in quanto vivendo da solo mi è risultato più facile cercare di tenere al sicuro le persone a me care più anziane. La convivenza con le misure restrittive non è mai stata facile, anche considerando il fatto che ad oggi ho 24 anni mi sento un po’ “derubato” da questo virus. La speranza è quella di aver finalmente raggiunto un punto di svolta in questa pandemia.

Quanti danni, secondo te, hanno causato allo sport in generale ed al calcio in particolare le chiusure indiscriminate e la confusa se non cattiva gestione politica?

Credo sinceramente che i danni causati dalla scellerata gestione politica allo sport siano incalcolabili. In primis per tutto ciò che concerne lo sport professionistico, per questi basta scrutare i bilanci di una qualsiasi società sportiva professionistica, i mancati ricavi credo pesino e peseranno sulla gestione di almeno il 70% delle società. A mio parere anche il mondo degli sport dilettantistici ed amatoriali ha dovuto pagare un caro prezzo, poiché esso, oltre al danno economico, ha purtroppo dovuto fare i conti con il disinteressamento generale nei suoi confronti a causa delle misure restrittive che li hanno resi letteralmente impraticabili.

Quanto valore attribuisci al binomio sport-salute, ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico?

Io credo fortemente nello sport e nel movimento, ritengo che esso sia fondamentale al fine del benessere psicofisico di una persona. Sono convinto che i disagi legati al confinamento domestico e la privazione della possibilità di fare sport in maniera serena durante il lockdown e le svariate zone rosse presenteranno un conto assai salato da pagare. Oltre al disagio fisico che la sedentarietà si porta dietro bisogna sempre tenere ben presente i vantaggi a livello mentale e psicologico che l’attività fisica in se si porta dietro.

Cosa ti ha dato la pratica calcistica in termini di crescita personale sociale e professionale?

Per quanto mi riguarda la pratica sportiva mi ha regalato emozioni irripetibili.

Ho avuto infatti modo di confrontarmi sui palcoscenici calcistici più importanti d’Europa come i preliminari di Uefa Champions League e Uefa Europa League, oltre alle qualificazioni Europee con le varie nazionali giovanili del mio paese, San Marino.

Credo fortemente nello sport come fondamenta della vita, poiché grazie ad esso si ha la possibilità di crescere da tutti i punti di vista, oltre che di trovare una luce in fondo ai momenti più bui che purtroppo ognuno di noi deve e dovrà affrontare nel corso della propria vita.