Nicola Sesto, la pandemia ha impedito a milioni di giovani di fare sport
17 Luglio 2021La variante delta fa davvero paura e già in agosto qualcosa potrebbe cambiare nelle nostre vite.
L’ultimo report con un Rt in risalita, come riportato dal quotidiano Repubblica, è stato un assist per chi spinge per evitare un ritorno immediato alla normalità. Per questo, già da agosto potrebbe cambiare qualcosa, con alcune regioni che potrebbero anche abbandonare il regime da zone bianca a causa dei meccanismi ideati da governi e relativi consulenti: in settimana verrà convocata una cabina di regia ad hoc per fare il punto della situazione e analizzare i dati. Se fosse confermato il trend, entro poche settimane alcune Regioni paiono destinate a tornare in zona gialla, in quanto avranno un’incidenza superiore a 50 casi settimanali per 100 mila abitanti. Lo dicono i contagi della settimana tra domenica 4 luglio e sabato 10: a rischio ci sono la Sicilia (incidenza a 21), la Campania (19), l’Abruzzo (16,6) e le Marche (15,3). Se i tassi di crescita dovessero essere anche solo simili a quelli spagnoli, quasi tutto il Paese potrebbe poi lasciare il bianco entro poche settimane.
Inutile dire che ciò provocherebbe un disastro: potrebbe essere cancellata la stagione dell’intrattenimento notturno e delle discoteche, anche in zona bianca, come pure restare l’obbligo di mascherina al chiuso.
Si valuta una limitazione anche agli spostamenti e alle attività per chi non ha completato il ciclo vaccinale. Intanto lo Sport che sembrava in gran ripresa potrebbe pagare molto per questo eventuale cambio di rotta.
Ne parliamo con un pallavolista della massima serie Nicola Sesto.
2020/2021 | A2 | Conad Reggio Emilia |
2019/2020 | A2 | Sieco Service Ortona |
2018/2019 | A2 | Conad Reggio Emilia |
2017/2018 | A2 | Conad Reggio Emilia |
2016/2017 | A2 | Maury’s Italiana Assicurazioni Tuscania |
2015/2016 | A2 | Sieco Service Ortona |
2014/2015 | A2 | Domar Matera |
2013/2014 | A2 | Elettrosud Brolo |
2012/2013 | A2 | Elettrosud Brolo |
2011/2012 | A2 | Cicchetti Isernia |
2008/2011 | B1 | Ciesse Volley Brolo (ME) |
2006/2008 | B1 | Nava Gioia Volley (BA) |
2005/2007 | Giov. | Bre Banca Lannutti Cuneo |
2003/2005 | Giov. | Lamezia Termoe (CZ) |
Come ha vissuto e vive, come ha affrontato ed affronta la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio per le indispensabili severe misure restrittive?
In qualità di sportivo agonista, mi sono sentito un privilegiato aver potuto continuare con le attività di allenamenti e partite; ciò ha permesso di sentire in maniera ridotta l’ansia e la preoccupazione legata alla pandemia. È stata dura, ma per la nostra categoria di atleti, è stata un impatto meno violento di tante altre categorie. Questa è stato il mio atteggiamento sulla malattia: vedere sempre il lato “positivo” del periodo e il massimo rispetto delle regole.
Quanti danni hanno arrecato allo Sport in generale ed al Volley in particolare la pandemia, le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?
Tanti! Dal punto di vista economico i mancati incassi e le sponsorizzazioni meno ingenti hanno fortemente influenzato i bilanci delle società e di conseguenza anche quello degli addetti ai lavori. Il danno più importante è però sul piano sociale: i settori giovanili (con annessi i campionati) sono stati quasi tutti annullati o ridotti in maniera drastica, impedendo ai milioni di giovani di poter “giocare”, socializzare e tenersi in salute psicofisica.
Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute, ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico?
(Quasi) Il massimo dei voti. Nella giusta misura, lo sport rappresenta una delle attività che più influenzano in positivo la nostra salute, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Lo sport è benessere, socialità, alimentazione, fatica e sacrificio ben ricambiati a lungo termine.
Cosa le hanno dato in termini di crescita personale, sociale e professionale lo Sport in generale e la Pallavolo in particolare?
Lo sport ha totalmente influenzato il mio carattere e la mia vita. Dopo aver praticato atletica leggera, nella mia adolescenza, ho deciso di passare ad uno sport di squadra a 17 anni. Ciò è stato il volano di una crescita personale per quel che concerne il lavoro di gruppo per un obiettivo comune e condiviso con la squadra nonché con i dirigenti e lo staff tecnico e atletico. Lo sport è metodo e abnegazione, tutte caratteristiche spendibili anche nel mondo del lavoro. Sembra una frase di circostanza, ma per me, lo sport è davvero una palestra di vita.