Nicolas Lescano: “Sul campo devi divertirti, la tua squadra è la tua famiglia”
3 Settembre 2022“Ti diranno che sei finito… e proprio in quel momento tu allacciati gli scarpini, scendi in campo e zittisci tutti.” (
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con: Nicolas Lescano.
La fase pandemica più acuta sembra essere alle spalle. Come vive e ha vissuto la situazione? Come l’ha affrontata? Come ha gestito la paura del contagio e il disagio legato alle misure restrittive?
La situazione con la pandemia l’ho vissuta in un paese piccolo come Caccuri dove avevo molta paura per la situazione però non è mai mancato l’aiuto del comune e di tutta la gente a me vicina.
Insieme alle restrizioni, i tentennamenti della politica hanno causato molti disagi al mondo dello sport, specie quello minore. Cosa è successo alla sua specialità?
Per fortuna mi hanno aiutato a me e tutti gli sportivi dilettanti con il reddito sportivo, con quello ho affrontato tutto il tempo della pandemia. Io non aveva paura del contagio però ho sempre prestato attenzione in tutto, seguendo le indicazioni del Governo. Era difficile restare a casa 24 ore, mi allenavo tutti i giorni due ore però non è lo stesso che farlo sul campo di gioco, erano tutti esercizi di palestra senza pesi, senza correre o giocare con la palla però mi aiutava soprattutto a livello psicologico per non pensare tanto la situazione.
Quando abbiamo ricominciato a giocare, il problema era per quelle società che non avevano i soldi per ricominciare, hanno cercato diverse soluzioni come fare una fusione o andare indietro di categoria. Quello ha lasciato tanti calciatori senza squadra o con stipendi molto più bassi.
Una situazione difficile che adesso si sta pian piano sistemando.
Chi è stato tra gli amici o in famiglia a spingerla verso l’attività agonistica? Oppure si è trattato di una sua folgorazione, magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Io ho sempre avuto la mentalità sportiva che mi è stata insegnata dalla mia famiglia, principalmente dai miei due nonni Coco e Victorio, loro mi hanno insegnato a fare tutto con voglia, rispetto e senza paura, sul campo deve essere un divertimento e una famiglia con la tua squadra, cercare la via della vittoria e non arrendersi mai.
Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua attività, cosa suggerirebbe?
Il mio consiglio è di avere un obbiettivo e fare tutto per raggiungerlo, la vita è solo una. Devi avere passione, pazienza, forza e mentalità positiva. Prima o poi arriverai al traguardo, è difficile però ci si arriva. Sempre a testa alta e con rispetto.